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sabato 1 luglio 2017

Passaggio di consegne 2017

Conviviale del 30 giugno 2017
Hotel Excelsior - Rapallo


Venerdì 30 giugno si è svolta al'Hotel Excelsior di Rapallo la tradizionale serata del passaggio delle consegne tra il presidente uscente Nicola Manes ed il Presidente entrante Luca Nanni.

Durante la serata si è svolta la cerimonia di ingresso del nuovo socio Dottor Marco Salvi


Il socio Pippo Solari è stato nominato socio onorario


e sono state attribuite due PHF a Giovanni Rebaudengo e ad Adriano Rissetto.



martedì 20 giugno 2017

ROTARY MOVIE CONTEST - IV EDIZIONE

I vincitori del Liceo Marconi Delpino con "Humus"
I secondi claassificati del Liceo Luzzati con "Il suono dei ricordi"

“Il Rotary Chiavari Tigullio presieduto da Nicola Manes ha premiato i vincitori del quarto concorso “Un video-racconto in pochi minuti”, coordinato dal past president Giovanni Rebaudengo. Solo ieri mattina sono stati svelati i nomi delle scuole vincitrici, nella sala Ghio Schiffini della Società Economica di Chiavari: al primo posto, ha prevalso il video “Humus” realizzato dagli studenti dell'indirizzo classico del liceo Marconi-Delpino di Chiavari, seguito da “Il suono dei ricordi” del liceo artistico Luzzati di Chiavari e, a terzo posto, “Xo” dello scientifico Marconi-Delpino.
Il premio della Rete è andato a “Watch me”, dell'Its Caboto di Chiavari, il video che ha ottenuto il maggior numero di visualizzazioni su Youtube, mentre la giuria di esperti ha premiato “Memories”, indirizzo scienze umane del Marconi-Delpino. Infine, il Rotary club ha assegnato una menzione a “Il Rumore”, dell'istituto Caboto, dedicato alla comunicazione tra persone non udenti.
L'iniziativa ha coinvolto tre scuole superiori di Chiavari: nove classi hanno realizzato altrettanti video, che sono stati caricati su YouTube, nel canale dedicato al concorso, ottenendo oltre seimila visualizzazioni. Come sempre, il tema è stato scelto liberamente dagli studenti che quest'anno hanno puntato su temi come il riscatto sociale, l'isolamento e il bullismo al tempo dei social network, la violenza sulle donne, l'ecologia, ma anche soggetti più leggeri come i viaggi e la musica.

A valutare e decretare i video vincitori è stata la combinazione tra le preferenze del web e le scelte della giuria, presieduta da Emanuele Conte e composta da giornalisti del Secolo XIX, Teleradiopace ed Entella Tv, e da esperti di regia. I primi classificati si sono aggiudicati delle attrezzatura Go Pro mentre tutti i partecipanti hanno ricevuto in regalo delle schede di memoria. L'ambizione del Rotary Chiavari Tigullio è di estendere il concorso, realizzato in collaborazione con RotarAct, Società Economica e Il Grappolo con il patrocinio dei Comuni del Tigullio, coinvolgendo un numero sempre più istituti del comprensorio.”

sabato 27 maggio 2017

Un uomo al timone della più importante rivista di moda

Conviviale del 26 maggio 2017
Hotel Monterosa - Chiavari
RelatoreDott. Emanuele FARNETI



Venerdì 26 maggio il club ha avuto la fortuna di ospitare il dottor Emanuele Farneti, il nuovo direttore di VOGUE ITALIA e di UOMO VOGUE, nominato dalla casa editrice Condé Nast dopo la scomparsa di Franca Sozzani, direttrice della famosa rivista di moda dal 1988 al 2016.
Nato a Roma nel 1974  ma cresciuto e tutt’oggi residente a Milano, ha frequentato il liceo classico per poi laurearsi in Giurisprudenza all’Università degli Studi di Milano. Quello di Emanuele Farneti è un curriculum che lo ha visto lavorare nel mondo della comunicazione a tutto tondo, dall’ufficio stampa Della Valle-J.P. Tod’s, alla televisione fino alla carta stampata. Farneti infatti inizia la sua carriera a Sei Milano, Telelombardia e Canale5 per poi giungere per la prima volta in Condé Nast nel 1999 nella redazione di GQ, diretta da Andrea Monti. Non si ferma però e nel 2003 diventa caporedattore centrale di Men’s Health alla Mondadori; solo quattro mesi dopo si trasferisce alla Gazzetta della Sport e nel 2004 diventa direttore del supplemento settimanale SportWeek. Da quel momento inizia la sua carriera da "magazine maker"; torna infatti a Men's Health per la direzione fino al 2007. Le tappe successive sono First e Panorama fino a che nel 2011 crea e dirige Icon e solo un anno dop oda nuova vita a Flair. E' nel 2014 che torna in condé Nast per un ruolo di primo piano da direttore di AD; La svolta finale sarà a febbraio 2015 quando arriva alla direzione del magazine maschile più importante di Condè Nast, GQ.


sabato 6 maggio 2017

La sanità nel Tigullio

Conviviale del 5 maggio 2017
Hotel Monterosa - Chiavari
RelatoreDott. Bruna REBAGLIATI


Venerdì 5 maggio si è svolta la consueta conviviale alla quale è intervenuta come ospite e relatrice la dottoressa Bruna Rebagliati, nuovo Direttore Generale della ASL 4 Chiavarese, 
La dottoressa Rebagliati, savonese, è stata nominata Direttore Generale della nostra Azienda Sanitaria il 1 agosto 2016 dopo aver maturato una lunga esperienza dirigenziale  in qualità di Direttore  della Direzione Media del Presidio Medico Unico ASL 3 Genovese.
Nella sua relazione ha trattato l'analisi della situazione del nostro territorio nel quale l'età media della popolazione è la più elevata in Italia e dove si registra un aumento dell'aspettativa di vita importante in buona parte per merito del buon lavoro svolto dal SSN. Questa situazione porta però inevitabilmente dei problemi di gestione ed organizzazione dei servizi sanitari che si trovano a che fare anche con la crisi economica.
L'elevata aspettativa di vita comporta problemi assistenziali dovuti all'aumentare delle patologie croniche con conseguente elevato consumo di risorse ed aumento dei costi legati anche ad una bassa natalità.
Fino a ieri per ogni 100 € spesi, 60 € erano spesi negli ospedali e 40 € sul territorio. Oggi si spendono 55 € negli ospedali ed il resto sul territorio e nella prevenzione.
Questo significa un aumento delle risorse per le cure domiciliari agli anziani e  una intensificazione degli screening per diverse patologie che sono fondamentali per aumentare l'aspettativa di vita.
Grandi sforzi sono anche profusi per ridurre le liste di attesa, non ultimo l'attivazione entro il mese di maggio di un CUP unico a livello regionale per le prenotazioni che consentirà di prenotare prestazioni in tutte le strutture regionali.
Questa e molte altre iniziative allo studio sono possibili grazie ad un continuo contatto tra tutti i Direttori Generali delle aziende Sanitarie Liguri che si riuniscono tutti i giovedì cercando di definire nuovi programmi e strategie volte alla riduzione dei costi ed al miglioramento dei servizi.
La serata si è conclusa dopo alcuni interessanti interventi da parte dei soci.

sabato 29 aprile 2017

Perché la Giustizia in Italia non funziona?

Conviviale del 28 Aprile 2017
Hotel Monterosa - Chiavari
Relatore: Dott. Claudio VIAZZI


Venerdì 28 aprile è stato ospite del nostro Club il Presidente del Tribunale di Genova Claudio Viazzi,  in magistratura dal 1977 e Presidente del Tribunale di Genova dal 2009.
Un’analisi obbiettiva e senza peli sulla lingua del Presidente del Tribunale di Genova  del servizio giustizia in Italia. Un responsabile del disservizio individuato dal dottor Viazzi in primis nel legislatore schizofrenico che si muove sull'onda populista o, peggio, asseritamente emergenziale. Norme poi che scaturiscono da compromessi che costringono i Giudici ad interpretazioni necessariamente non univoche di fattispecie identiche che scioccano i giuristi e penalizzano i fruitori della giustizia ovvero i cittadini  e, con loro, i difensori sconcertati ed indecisi nelle loro scelte.
Ha lamentato nel prosieguo le piante organiche obsolete e non rispettose delle esigenze delle sedi di Tribunali, scoperte cronicamente del personale amministrativo per la ventennale carenza di concorsi, ma anche dei Magistrati, magari favorendo sedi che fruiscono di coperture oltre l'organico necessario per il numero dei cittadini del comprensorio. Ha criticato altresì l'eccessivo, progressivo aumento dei costi di accesso alla  giustizia divenuti esorbitanti.
Il Presidente quindi  ha individuato le soluzioni nel recepimento delle best practise di alcune isole felici, nella risoluzione delle vertenze civili in sede stragiudiziale, nella ottimizzazione del personale e svecchiamento dello stesso in funzione delle esigenze del processo telematico e, perché no, magari  con un ritorno all'antico ante - riforme  che abolirono il compianto Pretore: che chi, come noi, l'ha vissuto aveva un suo perché, così come i tre Giudici che, collegialmente, decidevano le cause nei Tribunali  ancora pochi anni orsono.
Ci ha interessato con aneddoti delle Sue esperienze professionali, negli incarichi ricoperti nella Sua quarantennale esperienza, anche in sede europea, che hanno colorito la cospicua relazione e le risposte alle domande degli astanti.
Da subito si è smarcato dall’accusa di essere stato decisivo nella soppressione del compianto Tribunale locale, rimarcando la scarsa correttezza nei provvedimenti che favorirono Tribunali  rispetto ad altri, mantenuti per scelte non certo ispirate alla (ndr millantata) razionalizzazione, pur onestamente ammettendo  di privilegiare Tribunali dimensionati e specializzati con sezioni adeguatamente attrezzate alle esigenze.
In  conclusione, un relatore diretto ed efficace nella Sua esposizione che manifesta pragmaticità, come la capacità di analisi senza remore e difese preconcette della categoria e di chi, con le sue scelte, condiziona un servizio  che -per essere tale- deve essere efficiente riflettendosi sulla vita di un Paese e della sua economia,  ma anche e soprattutto sulla qualità della vita dei suoi Cittadini.
Marco Delucchi Baroni

sabato 8 aprile 2017

Luna? Si ci siamo andati!

Conviviale del 7 Aprile 2017
Hotel Monterosa - Chiavari
RelatorePaolo ATTIVISSIMO


Venerdì 7 aprile abbiamo avuto il piacere di ospitare il giornalista, scrittore e traduttore Paolo Attivissimo, noto al pubblico per le sue pubblicazioni e i suoi blog, nei quali svolge opera di debunking delle più diffuse teorie complottiste (in particolare per quanto riguarda gli attentati dell'11 settembre 2001, la teoria del complotto lunare e le scie chimiche) e delle cosiddette "bufale informatiche".

Nato a York, in Inghilterra, da famiglia italiana, si è poi trasferito in Italia. Diplomato in lingue, dal 1980 al 1990 ha lavorato come conduttore nelle emittenti Pavia Radio City e Radio Luna Pavia, per poi passare a World Music Radio (in quest'ultima con lo pseudonimo di John Sinclair). Successivamente, per motivi di scelta personale e fiscali, come dichiara sul proprio sito si è trasferito nel Lussemburgo, poi nel Regno Unito per cinque anni e infine dal 2005 a Lugano nel Canton Ticino in Svizzera. Quando è in Italia risiede nella zona di Pavia.
Dal 1997 al 2001 ha curato una rubrica settimanale d'informatica su La Gazzetta dello Sport. Cura sul proprio sito web il cosiddetto "Servizio Antibufala", una rubrica impegnata a verificare i numerosi appelli e "catene di sant'Antonio" che periodicamente circolano via e-mail, oppure le cosiddette "bufale" in cui spesso incappano quotidiani o telegiornali. Il cosiddetto "Servizio Antibufala" si è occupato anche, in maniera quasi sistematica, di Voyager - Ai confini della conoscenza, affermando che la trasmissione spesso realizza dei servizi su presunti misteri, la cui spiegazione scientifica in realtà è nota già da tempo, oppure spacciando per esperti personaggi che in realtà non hanno i titoli o le conoscenze per parlare dei relativi argomenti.
Dal 2006 è conduttore del programma radiofonico Il disinformatico su RSI Rete Tre, canale della Radio svizzera di lingua italiana. Collabora con alcune riviste online (Wired, ApogeonlineZeus News) e cartacee (Linux Magazine, Le ScienzeLa Borsa della Spesa).
È sposato ed ha avuto tre figli.
Il 20 novembre 2011, l'osservatorio astronomico di Cavezzo dedica a Paolo Attivissimo l'asteroide 357116, scoperto nel 2001.

La serata è stata l'occasione per la presentazione del libro "LUNA? Si, ci siamo stati!" una interessante analisi delle teorie complottiste che considerano false le spedizioni effettuate dalla NASA sulla luna, teorie che Paolo Attivissimo ha puntualmente confutato dimostrandone la totale infondatezza.

domenica 19 marzo 2017

Genova sotterranea

Conviviale del 17 Marzo 2017
Hotel Monterosa - Chiavari
RelatoriRoberto BIXIO - Stefano SAJ



Venerdì 17 marzo sono stati ospiti del Club Roberto Bixio e Stefano Saj, due speleologi genovesi fondatori del Centro Studi Sotterranei di Genova, associazione per la ricerca e la valorizzazione dell'ambiente ipogeo naturale e artificiale. 
Hanno all'attivo progetti esplorativi a livello nazionale (a Genova, in Liguria ed in Puglia) ed internazionale (in Cappadocia, in Cina ed in Islanda)
Durante la loro relazione hanno presentato l'attività di esplorazione e documentazione che svolgono, ormai dal 1987, nel sottosuolo di Genova dove esistono innumerevoli strutture di interesse storico e architettonico. Questa attività è finalizzata alla conoscenza del tessuto sotterraneo, alla sua valorizzazione, alla sua divulgazione e al suo riutilizzo per scopi turistici e tecnologici oltre che culturali e ambientali. Questo lavoro viene svolto in collaborazione con l'Osservatorio Civis, con il Servizio di Qualità Urbana del Comune di Genova, l'AMGA, la Soprintendenza Archeologica e la Provincia di Genova.
Gli interventi sino ad ora effettuati nelle strutture sotterranee artificiali riguardano Bogliasco, Santa Margherita, Chiavari, Libiola (Sestri Levante), Monte Ramazzo (Provincia di Genova), Cima Marta (Provincia di Imperia), oltre all'attività nelle grotte naturali della Liguria sulle quali è stato pubblicato il libro "Le nostre grotte" (Sagep). Molte altri sono i siti ipogei che meritano attente indagini e che rappresentano una potenziale fonte di turismo in quanto possibile oggetto di visite guidate.
Di particolare rilevanza l’attività esplorativa (tuttora in corso) nelle miniere preistoriche di Monte Loreto (Castiglione Chiavarese), condotte per conto della Soprintendenza Archeologica della Liguria, in collaborazione con l’Università di Nottingham.


ROBERTO BIXIO
Ispettore Onorario per l’Archeologia, MiBAC - Ministero dei Beni e delle Attività Culturali.
Cofondatore del Centro Studi Sotterranei di Genova.
Componente del Comitato Scientifico della rivista Opera Ipogea.
Componente del Direttivo della Commissione Cavità Artificiali dell’UIS - Union Internationale de Spéléologie.
Da cinquant’anni si occupa di esplorazioni sia in cavità naturali che artificiali, in Italia e all'estero. È responsabile delle missioni speleo-archeologiche in Anatolia in collaborazione con Università e Ministero della Cultura turco. È autore di 11 volumi tra cui 6 editi dal British Archaeological Reports di Oxford, e 1 dall'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, oltre a più di 100 pubblicazioni sull'argomento.

STEFANO SAJ
Cofondatore e Presidente del Centro Studi Sotterranei di Genova.
Componente della Commissione Nazionale Cavità Artificiali della Società Speleologica Italiana.
Direttore Responsabile della rivista Opera Ipogea – Journal of Speleology in Artificial Cavities.
Architetto, libero professionista, titolare di uno studio di progettazione architettonica specializzato nel restauro monumentale, nell’alta formazione professionale e nella lifelong learning. È estensore di diversi studi e articoli sulle cavità artificiali essendo, in particolare, esperto degli aspetti storico-urbanistici, progettuali e costruttivi delle strutture sotterranee.


sabato 4 marzo 2017

Chi, cosa, come, dove, quando… Cyber

Conviviale del 3 Marzo 2017
Hotel Monterosa - Chiavari
RelatoreIng. Giorgio MOSCA


Venerdì 3 marzo è stato nostro ospite l'Ingegner Giorgio mosca, responsabile Strategie e Tecnologie della Divisione Security & Information Systems di Leonardo.

Inizia la sua carriera nel 1991 come Responsabile ICT delle Consociate Estere in Sirti e dal 1996 è Corporate Industrial Controller per la stessa azienda.
Nel 1999 coordina l’innovazione ed il Business Development per elettrodomestici digitali e servizi in Merloni Elettrodomestici, operando per due anni negli Stati Uniti come CEO di una startup commerciale e di domotica. Dal 2002 al 2003 è Amministratore Delegato di un’azienda di servizi ICT, Web, Multimedia ed e-learning del Gruppo Softpeople.
Dal 2004 entra nella Shared Services Company del Gruppo Finmeccanica, dove ricopre le posizioni di Group CIO  e Senior Vice President Acquisti e ICT. Nel 2009 si trasferisce ad una delle società operative del Gruppo, dove gestisce le funzioni di Business Development e Marketing attraverso varie fasi di consolidamento, lavorando poi sul processo strategico che ha condotto all’attuale perimetro della Divisione.
E’ membro del Consiglio Direttivo di Confindustria Digitale e chair del settore Smart City della piattaforma italiana di Sicurezza SERIT.

L'ingegner Mosca, in una interessantissima relazione, ha introdotto il vasto argomento della sicurezza informatica o cybersecurity, settore dell'informatica che mira a sviluppare le misure di prevenzione e soprattutto di protezione dalle minacce provenienti da internet, ambiente virtuale di cui oggi tutti in un modo o in un altro facciamo parte.
L'approccio odierno della cybersecurity si focalizza sul "cosa e come" fare dopo il realizzarsi di un attacco informatico che ha minato la sicurezza informatica di uno stato o di una azienda.
Gli attacchi informatici ai server di organizzazioni statali o aziendali possono essere portati da singoli hacker o da organizzazioni criminali o terroristiche che hanno come finalità soprattutto la raccolta di informazioni strategiche di diversa natura.
Un ruolo interessante in queste organizzazioni criminali che lavorano nella "darknet" è svolto dai cosiddetti social engineers, persone che svolgono attivtà di hackeraggio che punta sulle debolezze delle persone per ottenere informazioni o acessi a servr attraverso avenzate attivirtà di phishing.
Rendere sicura la rete e di conseguenza le informazioni degli stati, delle aziende e da ultimo tutti noi, da persone o organizzazioni criminali o terroristiche è impresa ardua e complessa per la quale vengono messi in campo notevoli sforzi in termini di risorse umane ed economiche soprattutto a causa della continua evoluzione delle tecniche e dei software di hackeraggio.


sabato 18 febbraio 2017

Kamikaze, vento divino

Conviviale del 17 Febbraio 2017
Hotel Monterosa - Chiavari
RelatoreIng. Michele PRIOLO


Interessante e partecipata la conferenza di Michele Priolo che, l’altra sera al Monte Rosa, ci ha intrattenuti su un tema tornato di attualità per la confusione che troppo spesso si fa nell’attribuire l’appellativo di “kamikaze” a terroristi dei nostri tempi che nulla hanno a che spartire con quelli che, invece, vanno considerati come eroi giapponesi della 2° Guerra Mondiale.

Dopo la presentazione del Presidente Nicola Manes, con l’ausilio di rare immagini d’epoca proiettate sullo schermo e la collaborazione di Luciana Cavalca, eccezionale lettrice di alcune commoventi lettere di addio di quei giovani ventenni ai propri famigliari, Michele ha così illustrato la sua relazione:

“La seconda guerra mondiale volge al termine e i giapponesi sono ormai convinti che lo strapotere delle forze alleate nel Pacifico guidate dagli Stati Uniti porterà gli stessi a invadere e distruggere l’amata Patria.
Al fine di rallentare questo processo un gruppo di coraggiosi piloti votati al sacrificio viene arruolato nel corpo dei Kamikaze, fondato nelle Filippine il 24 ottobre 1944 dal generale Takijiro Onishi, richiamando alla memoria un evento del 1281 in cui i giapponesi erano stati salvati da un intervento del Dio invocato a difesa della Patria che stava per essere invasa da una forza immane di cinesi giunti via mare sotto le loro coste.
Questa breve memoria pone l’accento sui nobili principi che hanno guidato l’iniziativa, sui risultati più eclatanti di lotta, sui principi di selezione e di organizzazione dei gruppi di assalto e rivela gli stati d’animo e gli ultimi momenti di esaltazione di questi grandi piccoli eroi. Le lettere inviate alle famiglie e gli ultimi attimi di vita sono tra le pagine più commoventi di tutta la storia della seconda guerra mondiale.
Il richiamo ai kamikaze nelle vicende moderne di terrorismo dissacra la nobiltà e il valore di questo episodio di eroismo e di attaccamento alla patria”.

Dopo l’applaudita conclusione, il Relatore ha risposto puntualmente e con competenza ad alcune domande poste dagli attentissimi ascoltatori che si sono dichiarati soddisfatti delle spiegazioni.

Al termine e tra i nuovi applausi, il nostro Presidente si è unito alle felicitazioni dei soci e ha consegnato a Michele Priolo il gagliardetto del nostro Club che va ad aggiungersi a quello che già in passato abbiamo avuto il piacere di donare per una sua altra conferenza, altrettanto interessante.

sabato 28 gennaio 2017

Sicurezza antincendio

Conviviale del 27 gennaio 2017
Hotel Grande Albergo - Sestri Levante
Relatore: Paolo ARIOLI




Venerdi 27 gennaio si è svolta una conviviale durante la quale il nostro socio Paolo Arioli, su invito del Presidente, ci ha parlato della sua attività professionale che svolge nell'ambito della sicurezza antincendio essendo titolare della Ligure antincendi s.r.l., società che da oltre dieci anni opera nel campo della prevenzione incendi e della sicurezza, riscuotendo notevole successo, utilizzando sistemi sempre all'avanguardia. 
In questi anni la società ha sviluppato una struttura attiva ed organizzata adattando i propri servizi alle più svariate esigenze del mercato ed alle numerose normative e leggi in vigore, seguendo i clienti in ogni fase progettuale ed operativa.




La serata è stata anche l'occasione per l'ammissione di una nuova socia, la dottoressa Serena Stabilini, commercialista a Sestri Levante alla quale il Presidente ed i soci presenti hanno dato il benvenuto.

sabato 21 gennaio 2017

Formazione distrettuale

Conviviale del 21 gennaio 2017
Hotel Grande Albergo - Sestri Levante
Relatore: Dott. Matteo BUFFA - Formatore Distrettuale 


Venerdì 21 gennaio è stato nostro gradito ospite l'amico Matteo Buffa, presidente dell'e-club Genova, nella sua veste di formatore distrettuale per illustrarci le nuove proposte formative della Commissione Distrettuale presieduta da Remo Gattiglia.
In primo luogo è stato realizzata, sul sito del Distretto www.rotary2032.it, un'area dedicata alla formazione alla quale sui accede cliccando un pulsante in alto a destra ed alla quale tutti i soci sono invitati a registrarsi. 
Questo sito  fa parte di un più vasto programma di formazione distrettuale teso a creare i presupposti affinché tutte le informazioni relative al Rotary siano utili, richieste e recepite.
Particolare attenzione verrà dedicata al facilitare il trasferimento delle informazioni.
Il naturale completamento del programma è la creazione di un numero di formatori che operino, a livello di area e di club e che fungano da facilitatori nella trasmissione dei principi rotariani e nella spinta all’azione.
La proposta formativa rivolta ai Rotariani si compone delle seguenti parti:
- seminario per nuovi soci che si svolgerà il 7 aprile 2017
- le Gocce di Rotary, un concentrato di informazioni pratiche e sintetiche che vengono inviate settimanalmente tramite mail
- due step annuali di autovalutazione per verificare la propria preparazione ottenendo anhe un riconoscimento finale.
Il percorso di formazione deve essere svolto anche a livello di Club con almeno due serate, nell'arco dell'anno, con relatore il formatore di Club.
Al termine della relazione di Matteo Buffa si è svolto un breve dibattito sugli argomenti trattati durante il quale sono intervenuti alcuni soci presenti.

sabato 3 dicembre 2016

I Caracciolo: storie, misteri e figli segreti di una grande dinastia italiana

Conviviale del 2 dicembre 2016
Hotel Grande Albergo - Sestri Levante
Relatore: Dott. Gigi MONCALVO


Il 2 dicembre è stato ospite per la seconda volta il Dottor Gigi Moncalvo, autore dei best-seller "I Lupi e gli Agnelli" e "Agnelli segreti", i due documentati libri controcorrente dedicati alla storia dell'ultima "royal family" italiana.
gigi Moncalvo ha scritto anche biografie, saggi, un romanzo storico ed un'altra decina di libri come ghost-writer.
Nella sua carriera giornalisticaha lavorato al Corriere della Sera ed al Giorno. In televisione, nel gruppo Fininvest-Mediaset, è stato capo redattore della struttura giornalistica, inviato speciale all'estero e autore di molti programmi.
E' stato dirigente di Raidue e ha condotto il talk-show del venerdì "Confronti".
Attualmente si occupa di ideare format tv e dirigere media-training per i dirigenti d'azienda.
Durante la serata ci ha presentato il suo ultimo libro sulla famiglia aristocratica dei principi Caracciolo di Castagneto e di Melito, e della loro dinasty tra Napoli, Firenze, Roma, svettano i ritratti inediti dei due esponenti più noti e contemporanei del casato: Carlo – l’editore del settimanale «Espresso», uno degli artefici del successo del quotidiano «la Repubblica» e di un network di diffusi giornali locali – e Marella, la vedova di Gianni Agnelli, la cui bellezza è stata celebrata nel 1953 in un famoso ritratto fotografico di Richard Avedon che la definì “The Swan”, il Cigno. Anche per la morte di Carlo Caracciolo, avvenuta il 15 dicembre del 2008, così come per quella dell’Avvocato Agnelli, è stato un conflitto di tipo ereditario a far emergere “segreti” o miserie del passato. E tutto questo, in notevole misura, come nel caso di Gianni, ha finito per offuscare molti altri aspetti, più rilevanti, della vita del principe-editore incrinandone il mito e annebbiandone l’immagine e il ricordo. A cercare di spartirsi l’immenso patrimonio sono stati, da una parte, una figlia adottiva ma (stando alle dichiarazioni pubbliche sue e di sua madre), naturale, e quindi – secondo la legge – non adottabile dal proprio padre biologico. Dall’altra, due figli “veri”, la cui esistenza è stata rivelata dalla loro madre, in accordo col loro padre, dopo quasi quarant’anni di silenzio. Prove del DNA, figli veri e figli non adottabili, retroscena, segreti, una battaglia senza esclusione di colpi: la manipolazione della stampa, false testimonianze rese da famosi banchieri, fiumi di denaro scomparsi tra l’Italia e il Lussemburgo, lo strano ruolo di Giuseppe Ciarrapico e l’evaporazione della holding romana “Eurosanità” di cui Carlo era socio, la vicenda delle azioni del quotidiano francese «Libération» di cui il principe aveva il controllo, i ricatti, le minacce, le scenate, ma anche i ritratti di donne affascinanti, le contraddizioni, i comportamenti, le indecisioni di un uomo bellissimo che amava molto le signore sposate – sfidando e battendo il cognato Gianni, almeno su questo terreno – ma che, non si assumeva fino in fondo le proprie responsabilità. Sullo sfondo di Grandi Famiglie: non solo i Caracciolo e gli Agnelli, ma anche i Visconti di Modrone, i Falck, i Bollati di Saint Pierre, i Gabetti, Eugenio Scalfari e Carlo De Benedetti, Carlo e Marina Ripa di Meana, Silvio Berlusconi e Urbano Cairo.



venerdì 25 novembre 2016

Conviviale del 24 novembre 2016
Hotel Grande Albergo - Sestri Levante
Relatore: Gen. B. Paolo Carra



Giovedì 24 novembre presso il Grande Albergo di Sestri Levante si è tenuta la tradizionale serata dedicata alle Forze Armate in interclub con il RC Rapallo Tigullio alla quale ha partecipato come relatore il comandante della Legione Carabinieri Liguria Generale di Brigata Paolo Carra.
Il generale Carra, mantovano, dopo l'Accademia Militare di Modena frequenta la Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma e diversi altri corsi di perfezionamento. 
Ha retto diversi comandi tra cui il Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Roma Centro, la compagnia Carabinieri di Napoli Centro, il Nucleo Informativo del Comando Provinciale di Napoli, il Reggimento Corazzieri.
Ha ricoperto anche numerosi incarichi nello Stato Maggiore del Comando Generale dell'Arma ed è insignito di diverse decorazioni tra cui quella di Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana e l'Insegna d'Onore della Casa Militare della Presidenza della Repubblica.
Dal settembre 2015 è Comandante della Legione Carabinieri Liguria.
Il generale Carra ha tenuto un'interessante relazione sul Reggimento Corazzieri, la più antica unità delle Forze Armate italiane, che fu costituito il 7 febbraio del 1868 a Firenze, all'epoca capitale d'Italia. Era formato da 80 carabinieri a cavallo ed aveva il compito di fare la scorta d'onore al corteo reale.
Nel 1871, con il trasferimento della monarchia da Firenze a Roma, i Corazzieri entrarono a far parte della Legione Carabinieri di Roma insediandosi al Quirinale. 
Per far parte del Reggimento occorre essere alti almeno 190 cm, avere un'indiscussa moralità personale e familiare, avere eccellenti trascorsi disciplinari e di servizio, saper cavalcare alla perfezione e saper guidare le imponenti moto Guzzi California.
Importante è la resistenza fisica a prolungati turni di servizio in piedi, svolti con austera immobilità ma, soprattutto, sono indispensabili capacità e prontezza, per gestire tante delicate situazioni operative caratterizzate da grande presenza di pubblico e dalla necessità di assicurare una protezione discreta, ma sempre efficace. I Carabinieri Corazzieri inoltre sono addestrati anche per la scorta al Presidente della Repubblica. Dispongono di un vasto equipaggiamento, chiamato " bottino "; tra loro vi è anche un'aliquota addestrata al ruolo di tiratore scelto, che sovente viene impiegata quando il Presidente della Repubblica è esposto al pubblico. I Carabinieri Corazzieri sono anche addestrati alle tecniche di arti marziali, difesa personale e paracadutismo.

sabato 12 novembre 2016

I Cavalieri del Santo Sepolcro

Conviviale dell'11 novembre 2016
Hotel Grande Albergo - Sestri Levante
Relatore: Prof. Bruno LAROSA


Venerdì 11 novembre all'Hotel grande Albergo di Sestri Levante si è tenuta una conviviale interclub con il RC Portofino alla quale ha partecipato come relatore il professor Bruno Larosa, professore presso la Facoltà di Economia dell'Università di Pisa, docente presso la Scuola Nazionale dell'Amministrazione, già Ufficiale della Guardia di Finanza, svolge la professione di commercialista a La Spezia. Ricopre inoltre numerosi incarichi pubblici ed accademici ed è Cavaliere dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro.
Proprio in quest'ultima veste ha tenuto un'interessante relazione sull'Ordine del santo Sepolcro di Gerusalemme.

L'Ordine nasce verosimilmente nel periodo della Prima Crociata ma non si hanno documenti dai quali ricavare informazioni storiche certe.
Si tratta di un ordine cavalleresco cattolico, sotto forma di associazione pubblica di fedeli della religione cattolica, di subcollazione (ossia concesso per delegazione) dalla Santa Sede e avente personalità giuridica canonica civile.
Legato alla basilica del Santo Sepolcro di Gerusalemme, proprio perché di subcollazione pontificia, può definirsi come la sola istituzione laicale della Santa Sede incaricata di sopperire alle necessità del Patriarcato Latino di Gerusalemme e di sostenere le attività e iniziative a favore della presenza cristiana in Terra Santa. Il Patriarcato ha quindi come principale fonte contributiva istituzionale le oblazioni erogate dai Cavalieri e dalle Dame dell'Ordine.
Al pari degli ordini equestri pontifici a collazione diretta la Repubblica Italiana permette l'uso, sul territorio nazionale, ai cittadini italiani del titolo e delle onorificenze di questo ordine conferite, previa istanza dell'insignito da inoltrare tramite le Prefetture di residenza o tramite i Ministeri di appartenenza se pubblici dipendenti e suo recepimento con Decreto del Presidente della Repubblica Italiana.
Nel 1949 papa Pio XII stabilì che la funzione di Gran Maestro dell'Ordine, che secondo il codice di diritto canonico del 1917 era propria del Papa, venisse delegata dal pontefice a un cardinale, assegnando al Patriarca di Gerusalemme la prerogativa di Gran Priore.
Nel 1962, papa Giovanni XXIII e poi, nel 1967, Paolo VI modificarono ulteriormente lo statuto, al fine di consentire all'Ordine un'azione più coordinata ed efficiente.
Nel febbraio del 1996, papa Giovanni Paolo II ha ulteriormente elevato la dignità dell'Ordine, il quale attualmente, è un'associazione pubblica di fedeli, eretta dalla Santa Sede a norma del codice di diritto canonico del 1983, con personalità giuridica canonica e civile.
Il 29 agosto 2011, papa Benedetto XVI ha nominato a capo dell'Ordine l'arcivescovo Edwin Frederick O'Brien con il titolo di pro-Gran Maestro dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Il 16 settembre successivo è giunto in Vaticano, per prendere possesso del suo ufficio. Nel concistoro del 18 febbraio 2012, papa Benedetto XVI lo ha creato cardinale col titolo diaconale di San Sebastiano al Palatino, e di conseguenza l'ha nominato Gran Maestro.
All'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme è stato affidato il compito, come unica istituzione dello Stato del Vaticano, di sopperire alle necessità del Patriarcato Latino di Gerusalemme e di tutte le attività ed iniziative promosse in Terra Santa.
L'Ordine ha una struttura gerarchica molto rigida al cui vertice si pone il Cardinale Gran Maestro che viene nominato direttamente dal Papa.
L’Ordine è presente in 34 paesi e conta circa 30.000 membri. I Cavalieri e le Dame del Santo Sepolcro, pur vivendo il loro impegno in modi diversi, sono accomunati dallo spirito di solidarietà e dal dono di sé.
Essere Cavaliere o Dama oggi rappresenta un impiego significativo e riflette un amore viscerale per la Terra Santa e per le “pietre vive” della Chiesa Madre di Gerusalemme. Indossando quel mantello (in cui egli sarà sepolto, avvolto come in un sudario), il Cavaliere del Santo Sepolcro esprime la sua appartenenza a Dio e il suo impegno a servire la Sua Chiesa e i Suoi ministri, fornendo sostegno alle opere e alle istituzioni cultuali, caritatevoli, culturali e sociali della Chiesa cattolica in Terra Santa, e in particolare del Patriarcato latino di Gerusalemme.
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