Visualizzazione post con etichetta Rebaudengo. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Rebaudengo. Mostra tutti i post
giovedì 10 luglio 2014
sabato 21 giugno 2014
Valerio Glorialanza racconta...
Conviviale con il Panathlon Club
del 19 giugno 2014
Hotel Monterosa - Chiavari
Relatori: Ing. Michele PRIOLO e Dott. Franco LAZZARI
“ Genova – Londra o Chicago? “
50 anni fa una trasvolata epica: professionalità, temerarietà ed un pizzico di fortuna.
Racconto basato sull’articolo DA GENOVA A CHICAGO apparso sul numero di Settembre del 1964 della rivista IL VOLO a firma di Valerio Glorialanza ed Elio Frignani.
Il racconto viene effettuato da Franco Lazzari con interventi di Michele Priolo.
Valerio Glorialanza racconta: (4)
Oggi è il 18 Giugno 1964 e, proprio mentre il sole sta gettando le sue prime luci sull’aeroporto, i miei compagni di viaggio ed io prendiamo posto sul velivolo.
Decolliamo e lasciamo alla nostra destra Genova sonnecchiante (5) sulla quale ancora veglia la luce della sua storica lanterna.
Siamo eccitati per l’impresa che ci accingiamo a tentare: la trasvolata Genova-Chicago.
E lo siamo ancora di più perché nessuno conosce le nostre vere intenzioni: abbiamo detto a tutti che avremmo fatto “una scappata in Scozia per iniziare a parlare la fraseologia inglese”.
Inoltre il nostro stato di eccitazione è incrementato dall’importanza storica del giorno che abbiamo scelto per la partenza: proprio il 18 Giugno di dieci anni fa un velivolo come il nostro partiva da Ghedi alla volta di Luxor in Egitto per un volo di 3.000 chilometri alla conquista del record mondiale assoluto di distanza per Il tempo di ricordare quell’epica impresa e già siamo su Nizza e Lione.
Al traverso c’è Parigi, ma un grosso temporale con foschia ci impedisce di scorgerla.
Proseguiamo quindi verso il Canale della Manica ed arriviamo all’aeroporto di Le Touquet dopo 5 ore e qui ci fermiamo per fare rifornimento.
Attraversiamo la Manica sotto una pioggia torrenziale che ci accompagna fino alle coste Inglesi (6)
La visibilità è scarsissima per tutto il viaggio fino alle isole Shetland (7) (8), dove facciamo tappa atterrando all’aeroporto di Sumburg nonostante il vento a 30 nodi. (9)
L’accoglienza scozzese è fredda e scostante: l’ora è quella del tè e l’arrivo con 30 minuti di ritardo sullo stimato significa cambiare le loro abitudini e contrariarli in maniera manifesta (10). Ci fermiamo per la notte e ci svegliamo pronti a partire per la seconda tappa: da Sumburgh a Reykjavich.
lunedì 16 giugno 2014
Le Smart Cities
Conviviale del 6 giugno 2014
Hotel Monterosa - Chiavari
Relatore: Ing. Marco GHISI
Venerdì 6 giugno all'Hotel Monterosa abbiamo avuto il piacere di ospitare L'Ingegner Marco Ghisi, responsabile della funzione di Solutions Architect di Selex-ES ha il compito di identificare, sulla base delle esigenze dei clienti, soluzioni innovative basate sulla integrazione delle competenze tecnologiche proprie dell’Azienda quali reti di comunicazioni sicure, sistemi e soluzioni per la sicurezza fisica e logica, sistemi per la mobilita` di persone e merci, infrastrutture ICT a servizio di cittadini, aziende, amministrazioni pubbliche locali e centrali.
Infatti secondo l’ONU nel 2050 70% della popolazione vivrà in citta’ che copriranno il 3% della superficie del pianeta generando l’80% del PIL mondiale, consumando il 75% delle risorse naturali e producendo 2/3 dei gas serra
Ma che cosa e` una Smart City? Le città “Smart” sono città che attuano una pianificazione integrata basata su di un uso consapevole delle risorse, nel rispetto delle diverse caratteristiche identitarie del proprio territorio (culturali, economiche, produttive, ambientali) in un’ottica di innovazione, puntando a migliorare in modo diffuso la qualità della vita. Una città può dirsi intelligente se è tecnologica ed interconnessa, pulita, attrattiva, rassicurante, efficiente, aperta, collaborativa, creativa, digitale e green.
Una città «smart» dovrà essere in grado di contribuire allo sviluppo sociale ed economico sia attraverso un maggiore e più efficace coinvolgimento di tutti i portatori di interesse sia attraverso l’uso intelligente della tecnologia per generare efficienza (risparmi e sostenibilità) ed efficacia (servizi e lavoro)
L’ evoluzione/rivoluzione digitale e’ il principale driver tecnologico delle smart solutions, i cui ambiti applicativi vanno dallo smart cities & smart environment allo smart metering & smart grid, dall’ e-health allo smart home, smart building e smart logistic, dallo smart factory alla smart applications, dallo smart asset management alle smart car
Nello specifico dell’ambito smart city , questa rappresenta un unico centro operativo per la smart governance delle citta’ e per l’integrazione / interoperabilita’ tra i sottosistemi urbani (sicurezza urbana, rischio idrogeologico, efficienza energetica , tutela e valorizzazione dell’ambiente e del patrimonio culturale...). Il fine ultimo e’ quello di fornire piu’ servizi al cittadino che diventa esso stesso parte integrante della smart city
E come si misura il livello di smartness di una citta’? La definizione della Comunità Europea per la quale il grado di intelligenza di una città dovrebbe essere valutato secondo 6 assi: economia (economy), mobilità (mobility), ambiente (environmental), persone (people), tenore di vita (living) e governo (governance).
Per finire un esempio dalla Cina : nei pressi della “vecchia” citta` di Suzhou sorgera` la nuova citta` che sara` strutturata in “distretti” tra cui in particolare quello Residenziale(Education district), quello Industriale (Industrial district), quello Finanziario (Financial district) e quello Sanitario (Healthcare district). In 3 anni si ipotizza di realizzare la “piastra” e completare la citta` in 8 anni entro il 2020. L’estensione della nuova citta` sara` di circa 30 km2 e dovra` consentire una significativa ecosostenibilita` e garantire basse emissioni di CO2.
Certamente in Italia l’applicabilita’ delle soluzioni di smart cities e’ limitata rispetto ai mercati emergenti che , specie nei progetti green field, possono concepire una architettura smart senza i vincoli delle infrastrutture esistenti
mercoledì 11 giugno 2014
Il Premio Gavioli per i vincitori del Rotary Movie Contest
Lunedì 9 giugno Paola Palmisano Cappetti, Presidente Inner Wheel, Filippo Casella ed il Presidente Giovanni Rebaudengo hanno accompagnato i vincitori del concorso “Un video in pochi minuti” a Legnano dove hanno incontrato Flavio Giranzani, responsabile dei distretti 2041 e 2042 per il Premio Gavioli che li ha ospitati nel cinema Sala Ratti dove la cortesissima signora Ivana Rigo con l’aiuto di Massimo Arrigoni ha tenuto una interessante lezione sulla modalità di creazione di un corto.
Successivamente si sono recati a Milano al cinema Mexico per assistere alla proiezione di tutti i corti partecipanti al Premio Gavioli ed alla premiazione dei vincitori.
Con estrema gentilezza i responsabili del premio hanno accettato di far vedere il nostro corto vincente riempiendo di orgoglio e di soddisfazione i ragazzi autori, che hanno ricevuto numerosi complimenti.
Un giudizio condiviso con i ragazzi e Paola e Filippo: il livello dei nostri corti non è inferiore a quello dei corti del Gavioli, che peraltro hanno talvolta usufruito di società esterne per le riprese del filmato.
domenica 25 maggio 2014
I vincitori della prima edizione del Rotary Movie Contest
1° Classificato
MOTORPSYCHO NITEMARE
AutorI: Giacomo Centanaro, Nicolò Villani, Marika Daneri
Liceo Marconi
Prof. Novelli e Bottini
2° Classificato
UN PIENO DI SILENZIO
Autori: Jacopo Zepponi, Simone Morgillo
Liceo Marconi
Prof. Novelli e Bottini
3° Classificato
LA TOMBA
Autori: Nicholas Fadda, Mirko Penati, Nicolò Lagomarsino, Alessia Fracassi, Silvia La Cava
Istituto In Memoria dei Caduti per la Patria
Prof. De Bello
Premio della Giuria
IL SONDAGGIO
Autore: Davide Panigada, Sara Solari
Istituto Liceo Classico Delpino
Prof. Giannini
Premio della rete
INTO THE LIFE
Autore: Valentina Botto, Alessio Ganci, Giulia Mecca
Liceo Delpino
Prof. Rossi
Menzione speciale della Giuria
ITACA
Autore: Milos Delibasic
Istituto Caboto
Prof. D'Issanto e Vano
venerdì 23 maggio 2014
lunedì 19 maggio 2014
XXV° anniversario del gemellaggio con il RC Chamonix-Megève
Conviviale del 16 maggio 2014
Hotel Monterosa - Chiavari
Il 16 maggio è stata una serata importante per il nostro Club perchè abbiamo ricevuto la visita di una delegazione del club di Chamonix Mont Blanc Megève con il quale siamo gemellati da 25 anni. La conviviale è stata l'occasione per rinnovare l'impegno a rafforzare i nostri legami di amicizia con la firma congiunta di una pergamena commemorativa. Il sabato i nostri amici sono stati accompagnati ad una visita a Genova con guida, pranzando al ristorante Cambi ed assistendo al pomeriggio alla Carmen al Teatro Carlo Felice. La domenica è stata l'occasione per la visita della cereria Bancalari ed il pranzo di commiato.
Il SALUTO DI BENVENUTO DEL
PRESIDENTE AGLI AMICI DEL
CLUB CHAMONIX MONT BLANC-MEGEVE
C'est toujours un grand
plaisir de vous rencontrer.
Le plaisir est encore
plus grand cette année car nous fêtons ensemble la première partie du
vingtcinquième anniversaire de notre
jumelage.
C'est en effet en 1989 que nos respectifs past
présidents Napolitano et Bildé, tous deux présents ici ce soir, ont siglé cet
historique accord d'amitié rotarienne même si la Charte a été signée et
échangée l'année suivante, sous Angelo Turrin et Xavier Forissier.
Mais ma satisfaction personnelle
est encore plus grande si l'on considère que, pour une singulière et heureuse
coincidence, c'est la deuxième fois que, sous ma présidence, nous célébrons l'anniversaire de notre
jumelage: la première c'était il y a quinze ans pour le dixième et, aujourdìhui,
pour la première partie du vincinquième.
Depuis lors un quart de
siècle n'est pas passé pour rien. Bien au contraire.
Nous liens d'amitié
n'ont pas ralenti.
Nous n'avons jamais manqué
de nous retrouver deux fois par ans, à tour de rôle, à Chamonix et Haute Savoie
ou à Chiavari et Tigullio. sans compter les voyages que nous avons faits
ensemble en Tunisie, en Suisse, en Sicile et en Bourgogne, à Carrara, à Pisa, à
Parme.
C'est grâce à ces
rencontres et à nos rapports meme personnels que nous avons pû mettre ensemble
nos capacités professionnelles et économiques afin d'aider ceux qui en ont
besoin.
Ce sont en effet au
moins une douzaine les opérations humanitaires que nous avons pû accomplir
grâce aussi aux resources et à l'excellente organisation de nos districts, du
Rotary International et de la Rotary Foundation.
A plusieurs reprises
nous avons ainsi pû aider la merveilleuse organisation du Village de Don Nando
que vous aussi avez pû connaitre et duquel le procès de béatification est en
cours.
D'abord ce fût
l'ascenseur, ensuite l'ammeublement , puis les vitraux, puis le minibus équipé
pour handicapés.
N'oublions pas les
minibus que vous et nous avons fournis aux malades d'Alzheimer, de SLA et aux
enfants de l'Anffas (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità
Intellettiva e/o Relazionale)
Et c’est pour l'Anffas que
nous sommes en train de porter à terme la réalisation d'un logiciel éducatif
qui permettra aux a ces personnes en Italie et, j'espère bientôt, a l’etranger,
de communiquer et d'interagir pour échanger à travers un nuage internet leurs
expériences, leurs jeux et leurs apprentissages d'une activité intellectuelle
ou manuelle.
Nous sommes heureux que
ce projet aussi soit couronné de succès surtout parce qu'il avait été présenté
en 2012 directement au président du Rotary International en visite chez vous
par nos respectifs présidents Jackie Zilber et Fabio Nardi.
Mais je ne peux pas
oublier le stock de livres scolaires que, pontctuellement chaque année, vous
nous livrez et que, à notre tour, nous faisons parvenir et distribuer en Cote
d'Ivoir.
Mais ce n'est pas
terminé car nous envisageons de vous soumettre d'autres projets, à partir de
demain, et nous espérons que vous voudrez bien en faire autant.
C'est là encore des
occasions qui permettent de renforcer notre amitié et de délopper notre mission
de "service".
Pour conclure, nous
avons un beau programme qui vous attend ce week end et, à ce propos, permettez
moi de remercier les amis de nos deux clubs qui l'ont bien organisé, André
Requet, Marina et Beppe Sortino.
Et bien, Chers Amis,
soyez donc les bienvenus.
sabato 10 maggio 2014
Energie rinnovabili e sostenibili
Conviviale del 9 maggio 2014
Hotel Monterosa - Chiavari
Relatore: Prof. Ing. Federico DELFINO
Federico Delfino è docente di “Sistemi Elettrici per l’Energia” e “Power Systems Engineering & Economics” presso la Scuola Politecnica dell’Università degli Studi di Genova e si occupa di Produzione, Trasmissione ed Utilizzazione dell’Energia Elettrica e di Modellistica, Simulazione e Protezione di Reti Elettriche. Su tali temi ha sviluppato più di 120 pubblicazioni scientifiche, un brevetto italiano ed un brevetto europeo.
È Delegato del Rettore dell’Università degli Studi di Genova per la gestione ed il funzionamento del Campus Universitario di Savona e Direttore del Centro di Ateneo ivi locato.
È membro della Task Force della Commissione Europea sulle “Smart Grids (Reti Elettriche Intelligenti) – Expert Group 3 (EG3): Roles and Responsibilities of Actors involved in the Smart Grids Deployment”, membro del “Comitato Esperti Efficienza Energetica”, istituito presso il Ministero dello Sviluppo Economico e membro del “Comitato Esperti Reti Elettriche Attive e Smart Grids” dell'Autorità per l'Energia Elettrica ed il Gas.
È il referente per l’Università degli Studi di Genova del Polo Regionale di Ricerca e Innovazione sull’“Energia Sostenibile”.
È infine revisore e valutatore di progetti di ricerca in ambito “Smart Grids (Reti Elettriche Intelligenti)” per la Commissione Europea.
E’ membro del Rotary – Distretto 2032 – Club di Savona dal 2011 e attualmente svolge il ruolo di Presidente della Commissione “Pubbliche Relazioni” in seno al club.
domenica 4 maggio 2014
Gita al Monte Caucaso
Il “resto del Club” che ha potuto andare in gita sul monte Caucaso tra boschi, torrenti e panorami mozzafiato invia queste foto per suscitare il rammarico di chi non ha potuto venire (non escludo una seconda edizione) e la voglia di esserci per quelli che non hanno voluto venire.
Il Presidente
domenica 27 aprile 2014
Delpino in scena 2014
Teatro Cantero, 8 maggio 2014 - ore 21
Anche quest'anno come ormai da 5 anni torna in scena il gruppo teatrale del Liceo Classico Federico Delpino di Chiavari.
Dopo aver rappresentato negli anni scorsi Ecuba di Euripide, Anfitrione di Plauto, Lisistrata ed Ecclesiazuse di Aristofane, quesst'anno gli studenti presenteranno un'altra commedia di Aristofane: Tesmoforiazuse.
Quest’anno i fondi ricavati dalla vendita dei biglietti saranno devoluti alla “Mensa del povero” di Rapallo.
I ragazzi del Delpino porteranno la loro interpretazione al XX Festival Internazionale del Teatro Classico dei Giovani che si terrà a Siracusa dal 12 maggio.
domenica 20 aprile 2014
Rotary Movie Contest 2013-2014
Da oggi i video del nostro Concorso
Rotary Movie Contest
sono visibili sul sito
e possono essere votati
fino al 17 maggio
sulle seguenti piattaforme
YOUTUBE Rotary Movie Contest
FACEBOOK www.facebook.com/RotaryMovieContest
GOOGLE+ google.com/+RotarymoviecontestItchiavaritigullio
YOUTUBE Rotary Movie Contest
FACEBOOK www.facebook.com/RotaryMovieContest
GOOGLE+ google.com/+RotarymoviecontestItchiavaritigullio
sabato 5 aprile 2014
martedì 1 aprile 2014
Il sito archeologico del Monte Zignago
Conviviale del 28 marzo 2014
Per chi volesse approfondire l’argomento si riportano vari articoli scritti dal relatore
Boato,A.,Cabona,D.,Severino,F. e altri, Scavo dell'area est del villaggio abbandonato di Monte Zignago(Zignago 4). Archeologia medievale 17: 355-410, 1990. (Id:VV00051)
Cabona,D., Campagna di scavo a Monte Zignago(La Spezia). Notiziario di Archeologia Medievale 40: 14, 1985. (Id:VV00045)
Biasotti, M., Cabona, D., Ferrando Cabona, I. e altri, Scavo dell'area ovest del villaggio abbandonato di Monte Zignago: Zignago 3. Archeologia medievale 12: 231-243, 1985. (Id:VV00044)
Cabona,D., VII campagna di scavo a Monte Zignago. Notiziario di Archeologia Medievale 39: 47-48, 1984. (Id:VV00042)
Cabona,D., Monte Zignago(La Spezia). Notiziario di Archeologia Medievale 36: 28, 1983. (Id:VV00040)
Cabona,D., Scuola di scavo estivo a Zignago(La Spezia). Notiziario di Archeologia Medievale 33: 26, 1982. (Id:VV00036)
Cabona,D., Monte Zignago. Notiziario di Archeologia Medievale 32: 13, 1982. (Id:VV00034)
lunedì 31 marzo 2014
sabato 15 marzo 2014
Sport e disabilità
Conviviale del 7 marzo 2014
Hotel Monterosa - Chiavari
Relatore: Ing. Vittorio PODESTA'
Quella 2009 è stata un'altra stagione ricca di grandi risultati e di soddisfazioni, nonostante a metà stagione mi sentissi un po' scarico psicofisicamente: arrivare secondo ai Campionati del Mondo svoltisi in Italia e nella classifica del Circuito Europeo (come nel 2008) significa confermarsi ai vertici mondiali come atleta completo e costante.
Venerdì 7 marzo è stato nostro ospite l'ingegner Vittorio Podestà, chiavare se, campione mondiale ed olimpico di handbike. La sua relazione ha trattato la sua disabilità e la sua passione per l'handbike che lo ha portato a vivere delle grandi emozioni e grandi vittorie.
Nato il 3 giugno 1973, nel gennaio 2000 si laurea in Ingegneria Civile. Vive a Chiavari e dal 13 luglio 2003 è sposato con Barbara, conosciuta durante la riabilitazione presso l’Unità Spinale di Sondalo (SO).
Tornando dall’ufficio il 19 marzo 2002 ha avuto un incidente stradale che gli ha causato una rottura delle vertebre dorsali con conseguente lesione del midollo spinale costringendolo sulla sedia a rotelle.
"La mia vita ha avuto una svolta alla quale nessuno è preparato, ma ho subito deciso di reagire, convinto che le mie risorse interiori mi avrebbero aiutato. Incoraggiato da un amico che ebbe un incidente simile al mio qualche anno prima, già a settembre ho iniziato a giocare a basket in carrozzina. Avevo sempre considerato lo sport il modo migliore per rimanere in buona salute e fonte di benessere interiore ma ho capito presto che per una persona disabile questo concetto acquista ancora maggiore importanza.
Nel 2003 lo stesso amico mi fa provare la sua handbike: è amore a prima vista! Le molte somiglianze con la bicicletta e il ciclismo, di cui ero praticante fin da piccolo e tutt’ora appassionato, mi invogliano a possederne una al più presto per allenarci insieme e provare, per curiosità, a partecipare a qualche gara nelle vicinanze.
Tornando dall’ufficio il 19 marzo 2002 ha avuto un incidente stradale che gli ha causato una rottura delle vertebre dorsali con conseguente lesione del midollo spinale costringendolo sulla sedia a rotelle.
"La mia vita ha avuto una svolta alla quale nessuno è preparato, ma ho subito deciso di reagire, convinto che le mie risorse interiori mi avrebbero aiutato. Incoraggiato da un amico che ebbe un incidente simile al mio qualche anno prima, già a settembre ho iniziato a giocare a basket in carrozzina. Avevo sempre considerato lo sport il modo migliore per rimanere in buona salute e fonte di benessere interiore ma ho capito presto che per una persona disabile questo concetto acquista ancora maggiore importanza.
Nel 2003 lo stesso amico mi fa provare la sua handbike: è amore a prima vista! Le molte somiglianze con la bicicletta e il ciclismo, di cui ero praticante fin da piccolo e tutt’ora appassionato, mi invogliano a possederne una al più presto per allenarci insieme e provare, per curiosità, a partecipare a qualche gara nelle vicinanze.
Durante le gare di handbike e i corsi con la nazionale di basket ho incontrato e conosciuto atleti fortissimi; osservandoli in azione ho capito che anche tra i disabili ci sono dei campioni che con un destino diverso avrebbero potuto primeggiare in qualunque tipo di sport e ho voluto subito provare ad imitarli per raggiungere i loro livelli. Pormi degli obbiettivi e lavorare duro per ottenerli, cercando di evitare che diventino un’ossessione, mi ha aiutato fino ad ora ad affrontare la vita con entusiasmo senza farmi scoraggiare dagli imprevisti che si presentano.
I continui allenamenti hanno permesso fin da subito che ottenessi ottimi risultati con relativa facilità, fino al luglio 2005 quando sono diventato Campione Italiano a Cronometro. La soddisfazione di portare un simbolo così importante come la maglia tricolore mi ha spinto a lasciare il basket ed aumentare il mio impegno nell’handbike tanto da arrivare a percorrere annualmente circa 12-13000 km, seguito da un preparatore atletico e da un centro sportivo dove svolgo i test di valutazione atletica.
Nel 2006 ho fatto un grande salto di qualità dimostrando di essere uno dei migliori atleti italiani della specialità, grazie anche all’esperienza acquisita partecipando alle gare del Circuito Europeo EHC per confrontarmi con i migliori atleti internazionali. Inoltre sono stato scelto dalla Nazionale Italiana per partecipare ad alcune gare internazionali ma, pur onorando fin da subito la maglia azzurra con ottimi risultati, non sono stato poi convocato per i Campionati del Mondo di settembre.
Nel 2006 ho fatto un grande salto di qualità dimostrando di essere uno dei migliori atleti italiani della specialità, grazie anche all’esperienza acquisita partecipando alle gare del Circuito Europeo EHC per confrontarmi con i migliori atleti internazionali. Inoltre sono stato scelto dalla Nazionale Italiana per partecipare ad alcune gare internazionali ma, pur onorando fin da subito la maglia azzurra con ottimi risultati, non sono stato poi convocato per i Campionati del Mondo di settembre.
La mia stagione ha avuto una svolta ad ottobre quando ho vinto la Milano City Marathon: vincere la volata in piazza del Duomo davanti a tutta quella gente, mi ha in parte ripagato della delusione per quell’esclusione che non avevo digerito, convinto del mio ottimo stato di forma atletica. L’appuntamento finale e più rappresentativo è stata la mia prima partecipazione, grazie al contributo dell’INAIL, alla Maratona di New York dove mi sono piazzato al secondo posto. Concludere il 2006 con un grande risultato in una gara così speciale per la particolarità del percorso e l’enorme folla entusiasta che segue lungo le strade, mi ha dato ancora più fiducia nei miei mezzi e ulteriori stimoli per lavorare duro nel periodo invernale.
Nel 2007 la realtà ha però superato anche i sogni. A maggio ho raggiunto il primo obbiettivo che era riconfermarmi Campione Italiano a Cronometro. A giugno, in occasione dei Mondiali WHF, oltre a due importanti piazzamenti nelle gare individuali, è arrivata la vittoria nella prova a cronometro a squadre: trionfare in Italia con altri tre atleti italiani, avversari di sempre, ma quel giorno alleati per vincere insieme, mi ha dato un’emozione speciale, mai provata nei successi individuali.
Sarebbe già stata un’annata incredibile, considerando anche il quarto posto nella classifica generale del Circuito EHC, ma poi è arrivata la vittoria nella cronometro individuale del Campionato del Mondo di Bordeaux con la maglia iridata da portare per un anno intero, la medaglia d’oro, il podio con l’inno di Mameli e la bandiera italiana che sventola: non potevo credere che stavo davvero vivendo in prima persona tutto quello che avevo visto solo guardando la TV.
Nel 2007 la realtà ha però superato anche i sogni. A maggio ho raggiunto il primo obbiettivo che era riconfermarmi Campione Italiano a Cronometro. A giugno, in occasione dei Mondiali WHF, oltre a due importanti piazzamenti nelle gare individuali, è arrivata la vittoria nella prova a cronometro a squadre: trionfare in Italia con altri tre atleti italiani, avversari di sempre, ma quel giorno alleati per vincere insieme, mi ha dato un’emozione speciale, mai provata nei successi individuali.
Sarebbe già stata un’annata incredibile, considerando anche il quarto posto nella classifica generale del Circuito EHC, ma poi è arrivata la vittoria nella cronometro individuale del Campionato del Mondo di Bordeaux con la maglia iridata da portare per un anno intero, la medaglia d’oro, il podio con l’inno di Mameli e la bandiera italiana che sventola: non potevo credere che stavo davvero vivendo in prima persona tutto quello che avevo visto solo guardando la TV.
Nel 2008 l’obbiettivo era focalizzato esclusivamente sulle Paralimpiadi di Pechino e ho lavorato duramente per tutto l’anno per arrivare con le “carte in regola” all’appuntamento agonistico più importante per qualunque atleta, disabile e non.
Sono ritornato con una medaglia d’argento che è un risultato sicuramente prestigioso, ma non quello al quale puntavo e avrei potuto conquistare. Infatti quel giorno non ero in buone condizioni di forma e perdere la medaglia d’oro per meno di 6 secondi brucia un po’.
Al di là del lato sportivo, mi rimane comunque il ricordo di un’esperienza meravigliosa e unica, culminata con la partecipazione alla cerimonia di chiusura dei Giochi, probabilmente lo spettacolo più bello che abbia mai visto in vita mia, sia per la bellezza delle esibizioni e delle evoluzioni che si sono succedute che per il loro coinvolgimento emotivo: ho provato veramente sensazioni indescrivibili!
Sono ritornato con una medaglia d’argento che è un risultato sicuramente prestigioso, ma non quello al quale puntavo e avrei potuto conquistare. Infatti quel giorno non ero in buone condizioni di forma e perdere la medaglia d’oro per meno di 6 secondi brucia un po’.
Al di là del lato sportivo, mi rimane comunque il ricordo di un’esperienza meravigliosa e unica, culminata con la partecipazione alla cerimonia di chiusura dei Giochi, probabilmente lo spettacolo più bello che abbia mai visto in vita mia, sia per la bellezza delle esibizioni e delle evoluzioni che si sono succedute che per il loro coinvolgimento emotivo: ho provato veramente sensazioni indescrivibili!
Quella 2009 è stata un'altra stagione ricca di grandi risultati e di soddisfazioni, nonostante a metà stagione mi sentissi un po' scarico psicofisicamente: arrivare secondo ai Campionati del Mondo svoltisi in Italia e nella classifica del Circuito Europeo (come nel 2008) significa confermarsi ai vertici mondiali come atleta completo e costante.
Salire sempre sul podio delle grandi manifestazioni degli ultimi 3 anni, sia nelle gare di un solo giorno come i Campionati del Mondo e i Giochi Paralimpici (1 oro e 2 argenti), che nelle classifiche che premiano la costanza di rendimento durante tutto l’anno come il Circuito Europeo EHC (cha ha 9 gare spalmate su 8 mesi), è una grande soddisfazione che mi ripaga delle delusioni per aver mancato il risultato pieno. Inoltre mi dà fiducia per le prossime stagioni, in vista delle Giochi Paralimpici di Londra 2012, con la convinzione di poter aspirare a quella medaglia d'oro sfuggita per un soffio a Pechino."
Nel 2012 alle Olimpiadi di Londra vince il bronzo nella cronometro e l'argento nella staffetta a squadre.
mercoledì 5 marzo 2014
lunedì 3 marzo 2014
Jacques Brel: les couleurs du Plat Pays
Conviviale del 11 febbraio 2014
Ristorante Delfino Verde - Lavagna
Venerdì 21 febbraio ci siamo riuniti al ristorante “Delfino Verde” di
Lavagna dove, dopo la cena, la professoressa Maria Paola Pizzorni, ci ha
intrattenuto con una interessante conferenza intitolata: Jacques Brel: les
couleurs du Plat Pays.
La professoressa ha delineato la vita del famoso poeta e cantautore belga
di lingua francese ed ha commentato e poi fatto ascoltare alcune delle sue più
significative canzoni.
Jacques Brel è nato in Belgio nel 1929 ed ha trascorso la maggior parte della sua vita a Parigi dove è
morto nel 1978. E’ stato sepolto accanto alla tomba di Paul Gauguin sulle isole
Marchesi, dove aveva vissuto gli ultimi anni della sua vita.
Il tempo non potrà cancellare la potenza di un artista completo,
cantante, mimo, teatrante. La sua voce è impetuosa, sonora, nervosa, ora
impettita, ora sinuosa, ora saltellante. Il canto è terso, nitido, totalmente
descrittivo e funzionale al corpo testo-melodia. E poi quella incredibile
gestualità, quelle lunghe braccia che si muovono dando vita ed espressione a
personaggi protagonisti di quelle brevi ma così intense opere drammaturgiche. Jacques Brel ha
scritto canzoni straordinarie, eterne, tra le quali “ Le plat pays”, "Ne
me quitte pas", "La valse à mille temps", "La chanson des vieux amants",
"Amsterdam". In esse e
nel resto della produzione si alternano temi contrastanti, ironia, sarcasmo,
dolcezza, amour fou, anarchia, amicizia e tenerezza, quest'ultimo probabilmente
il sentimento più caro al cantautore, presentato in modo mai sdolcinato e
carico di espressività, ma candidamente, quasi con distacco. Gioie e dolori
sono inglobati in strutture sonore che paiono moti perpetui: la tecnica del
crescendo-decrescendo in Brel è raffinata, selvaggia ed erotica al tempo
stesso. Ci sono impennate in cui la musica va quasi verso l'alto, come le
cattedrali gotiche che spuntano da quella terra piatta e da lui tanto amate. E’
un artista a tutto tondo , “un vrai pro” un grandissimo artista, unico nella
sua arte.
Maria Paola Pizzorni è
docente di lingua francese presso l'Istituto comprensivo Pegli per il quale è
responsabile della certificazione DELF. Collabora da numerosi anni con
l'Alliance Française, l'Associazione culturale Lyceum e con l'Associazione
culturale Il Cenacolo di Genova.
Ha tenuto diverse conferenze
nell'ambito delle commemorazioni del bicentenario di Victor Hugo e Alexandre
Dumas: "Il mondo dell'infanzia e dell'adolescenza nell'opera di Victor Hugo",
"Victor Hugo, creatore di miti" ed "Alexandre Dumas ed il
romanzo d'avventura: Il conte di Monte Cristo".
Dal 2007 si è addentrata nel
favoloso mondo della canzone francese appassionandosi ai suoi personaggi di
spicco così come alle tematiche salienti all'interno dei loro testi.
Da sempre innamorata della
cultura e della lingua francese, è felice di essere un veicolo per farla amare
ai ragazzi e agli adulti.
Nel nostro Club ha tenuto una conferenza su Edith Piaf nel 2011 e una conferenza
su Charles Aznavour nel 2013.
sabato 8 febbraio 2014
Consegna borse di studio London School 2014
Rotary e London School
consegnano i diplomi della Cambridge University
Giornata
conclusiva del service rotariano che ha consentito a sei alunni delle scuole
superiori del tigullio di frequentare, gratuitamente, un corso di lingua
inglese, alla scopo di conseguire il diploma rilasciato dalla delegazione
ligure della Cambridge University.
Venerdi
7 Febbraio, nel corso di una breve cerimonia, seguita da un'aperitivo, il
Presidente del Rotary Club Chiavari Tigullio, Giovanni Rebaudengo, affiancato
da Adriano Rissetto e Filippo Casella in qualità di responsabili del service e Piero
Foti con Ben Corcoran, quali rappresentanti della London School, hanno
consegnato i diplomi, rilasciati dalla delegazione ligure dell'University of
Cambridge Esol, ente certificatore internazionale riconosciuto dal ministero
della pubblica istruzione, conseguiti al termini dell'anno di studio ai
borsisti dell'annata 2012/2013.
La
selezione degli alunni meritevoli, scelti fra gli istituti superiori del
Tigullio, è avvenuta a cura dei dirigenti scolastici e dei professori
che hanno collaborato con i responsabili rotariani.
I
ragazzi che hanno ottenuto il riconoscimento sono Rossella Noceti e Davide
Iaffaldano (I.T.C.G. in memoria dei morti per la Patria), Cristiana Foti
(Istituto Sup.G.Natta, G.V.Deambrosis), Laura Blasich (Liceo Delpino), Matteo
Bottini (Liceo Marconi) e Davide Pallotta (Liceo Da Vigo).
Questo
"service" del Rotary club Chiavari Tigullio, spiegano i promotori, si
inserisce a pieno titolo fra gli obiettivi del Rotary International, in quanto è
indirizzato ai giovani verso i quali il club è particolarmente attento, nello
specifico per quel che attiene la conoscenza delle lingue, fattore essenziale
per facilitare la comunicazione e la comprensione fra i popoli.
sabato 1 febbraio 2014
La Corsa
Conviviale del 31 gennaio 2014
Caffè Defilla - Chiavari
Relatore: Giampaolo ROGGERO
Venerdì 31 gennaio presso il Gran Caffè Defilla abbiamo avuto il piacere di ascoltare il nostro socio Giampalo Roggero parlarci della sua grande passione per la corsa, nata quasi per caso diciotto anni fa e diventata l'attività sportiva che lo impegna totalmente dandogli anche tante soddisfazioni.
sabato 18 gennaio 2014
I Fieschi
Conviviale del 17 gennaio 2014
Ristorante Delfino Verde - Lavagna
Relatore: Dott. Barbara BERNABO'
Venerdì 17 gennaio al Ristorante Delfino Verde di Lavagna si è tenuta una conviviale Interclub con lo Zonta Club alla quale ha partecipato in qualità di relatrice la Dottoressa Barbara Bernabò che ci ha intrattenuto con una relazione dal titolo Nel segno del gatto: i Fieschi, una grande famiglia feudale del Levante ligure. La dottoressa Bernabò è laureata in Lettere, specializzata in “Archivistica, Paleografia Latina e Diplomatica” e in “Scritture notarili medievali genovesi”. Fa parte di varie associazioni culturali impegnate nel campo della ricerca storica, della Commissione Culturale del S.M. Ordine di Malta – Delegazione ligure, della redazione del Dizionario Biografico dei Liguri, dell’Accademia dei Cultori di Storia Locale afferente alla Società Economica di Chiavari.
Particolarmente esperta di genealogia e di storia familiare, ha dedicato diversi studi a famiglie liguri, in particolare ai Fieschi e ai Doria, ed è autrice di pubblicazioni sull’argomento.
Particolarmente esperta di genealogia e di storia familiare, ha dedicato diversi studi a famiglie liguri, in particolare ai Fieschi e ai Doria, ed è autrice di pubblicazioni sull’argomento.
Iscriviti a:
Post (Atom)