sabato 14 dicembre 2013

Proverbi e barzellette genovesi

Conviviale del 12 dicembre 2013
Ristorante Delfino Verde - Lavagna
Relatoree: prof. Franco BAMPI



Giovedì 12 dicembre è stato ospite del nostro Club il professor Franco Bampi, genovese doc. Laureato con lode in Fisica presso l’Università degli Studi di Genova, ha intrapreso la carriera universitaria diventando professore ordinario nel 1987. Attualmente insegna Meccanica razionale presso la Facoltà di Ingegneria del nostro Ateneo agli allievi ingegneri meccanici e navali tenendo corsi sia a Genova sia nella sede distaccata della Spezia.
È sposato ed ha due figli. Dal dicembre 1993 al dicembre 1997 è stato consigliere comunale del Comune di Genova (sindaco Adriano Sansa). Socio dell’associazione di cultura genovese “A Compagna”, di cui era vice presidente dal 1998, il 18 ottobre 2008 ne è stato eletto Presidente.
Dal 2003 tiene ogni anno il corso “Leze e scrive in zeneize”. È un corso itinerante, gratuito e tutto parlato in genovese, che toccherà tutti i nove Municipi cittadini. Inoltre negli anni dal 2000 al 2004 ha anche tenuto corsi di genovese e di cultura locale presso alcune scuole elementari e medie.
Bampi ha scritto due libri per la collana “i libelluli”, edizione “il Golfo”: Maniman (2004) e Licche Lacche (2008). Ha anche pubblicato un Dizionario Italiano – Genovese con la pronuncia di tutte le parole, 2008, Nuova Editrice Genovese. Tra l’ottobre e il dicembre 2011 allegati al Secolo XIX sono usciti dieci volumetti della serie Bolezùmme, da lui curata ed edita dalla S.E.S. Editoria. Ha contribuito e contribuisce a numerose iniziative editoriali sul genovese ed è collaboratore fisso del Gazzettino Sampierdarenese. La lista di tutte le sue pubblicazioni, incluse quelle scientifiche, è reperibile all’indirizzo http://www.francobampi.it/home/articoli.htm. Ma forse la parte più importante della sua attività è quella contenuta nel suo amplissimo sito www.francobampi.it dove si possono trovare notizie sulla storia di Genova e sulla lingua genovese; e poi curiosità, aneddoti e cose varie.
 Per tutti questi suoi contributi alla diffusione della cultura e della lingua genovese, nel 2005 l’associazione “A Compagna” lo ha insignito del prestigioso Premio De Martini.

Nel 2011 il Lions Club “Genova – Le Caravelle” gli ha riconosciuto la massima onorificenza dei Lions Clubs International: la Melvin Jones Fellowship per la sua attività a sostegno e di difesa della lingua e delle tradizioni genovesi e liguri.

venerdì 13 dicembre 2013

Consegna regali al Baliatico 2013



Anche quest’anno al Torriglia è arrivato un Babbo Natale con la rotellina del Rotary a portare regali a tanti bambini che rappresentano la società multiculturale nella quale viviamo e un aiuto alle loro famiglie per acquistare generi alimentari.
I bambini hanno animato la festa con la loro vivacità e con la loro spontaneità reagendo alla presenza di Babbo Natale e del suo efficientissimo aiutante con simpatia accettando di essere presi in braccio o con paura nascondendosi piangendo nelle braccia della mamma, ma sempre felici e sorpresi quando veniva offerto il dono, talvolta più grande di loro.
Babbo natale è stato poi fotografato mille volte con i bimbi e con i genitori.
Come lo scorso anno quello che veramente colpisce è di trovare unite insieme persone di diverse provenienze, dalle signore con il chador a quelle di evidente origine slava dagli occhi chiari e biondissime a quelle con la pelle scura, come se il mondo in questa occasione che è il nostro Natale riscoprisse che tutti noi apparteniamo ad un’unica famiglia nelle quale non contano le differenze dell’apparire, ma l’essere uomini.

L’aiuto concreto che il Rotary grazie anche all’instancabile Corrado ha potuto dare alle famiglie per acquistare generi alimentari sollecita una amara constatazione e cioè che nel nostro mondo nel quale lo spreco di risorse è purtroppo comune ci siano persone per le quali nascerebbero difficoltà a procurasi il cibo: ingiustizia del mondo.
Giovanni Rebaudengo

domenica 8 dicembre 2013

Le terracotte di Maillard in equilibrio

Conviviale del 6 dicembre 2013
Ristorante Delfino Verde - Lavagna
Ospite: Vincent MAILLARD


Vincent Maillard nasce a Parigi nel 1957.
Vive e lavora a Genova. Dal 1977 ad oggi tiene numerose mostre personali in prestigiose gallerie e spazi pubblici in Italia e in Francia.
I suoi lavori, alcuni dei quali sono stati esposti in sala, sono terracotte patinate per dare loro il colore naturale dell’argilla e talvolta leggermente colorate per evidenziarne alcuni dettagli. Il tema ricorrente è la figura di un omino che di volta in volta è atteggiato in posizioni diverse o inserito in situazioni diverse e il libro, segno del sapere o dell’idea.
Di lui ha scritto in più occasioni Lele Luzzati interpretando con grande sensibilità il suo mondo:
“Se si entra in una galleria e in qualche angolo ci sono delle terracotte di Vincent si è subito attratti da quell’angolo prima ancora di capire se queste piccole forme rappresentino qualcosa, se siano sculture o giocattoli. Ma una cosa è certa, sappiamo che in quell’angolo c’è un gioco…”
Ancora, alcuni anni dopo ha scritto:
“Rivedendo le sue nuove sculture la voglia di giocare continua egualmente, però c’è qualcosa di più: nei giochi di oggi è apparso “ l’ostacolo”. L’ostacolo da superare, l’ostacolo che ci ferma per un attimo, perché la nostra corsa possa essere più veloce fino al prossimo ostacolo, per cercare di raggiungere una meta che forse non arriveremo mai a toccare”
E ancora:
“E’ molto divertente ascoltare Vincent che ti racconta le “sue sculture” perché te le spiega con tanti particolari, con molta ironia, quasi a volere fugare la possibilità di prenderle troppo sul serio”

Questo “divertimento” ci è stato offerto da Maillard con umiltà e quasi ritrosia commentando i suoi lavori che scorrevano sullo schermo con una emozione che ci è stata trasmessa e rivelando lo spirito di un artista che gioisce delle sue creazioni nell’immaginarle e nel realizzarle.
Gianni Rebaudengo

sabato 23 novembre 2013

L'Umanesimo Buddista nell'insegnamento di Nichiren

Conviviale del 22 novembre 2013
Ristorante Delfino Verde - Lavagna
Ospite: Dott. Mauro ANASTASI



Serata all’insegna della gastronomia africana e del pensiero orientale quella di ieri sera. Mohammed, gestore del Delfino Verde, ci ha servito un eccellente antipasto seguito da un couscous marocchino. Il dott. Mauro Anastasi, invece, ci ha intrattenuti su un tema, il Buddhismo, che è sempre più di attualità e che incuriosisce la gente anche perché molti personaggi del mondo dello spettacolo, come Richard Gere, o dello sport, come Roberto Baggio, hanno abbracciato e fatto conoscere questo pensiero che, forse impropriamente, possiamo definire filosofico-religioso.
“L’umanesimo Buddhista nell’insegnamento di Nichiren”: questo è il titolo impegnativo proposto dal dott. Mauro Anastasi.
Mauro Anastasi si è convertito al buddismo nel 1981,  è entrato a far parte della associazione italiana affiliata alla Soka Gakkai Internazionale offrendo il proprio contributo alla diffusione dell’insegnamento di Nichiren, monaco vissuto in Giappone nel XIII sec., fino alla costituzione dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai (I.B.I.S.G.), ente religioso riconosciuto con decreto del Presidente della Repubblica del 20 novembre 2000 che conta oggi circa 50.000 membri.
Attualmente è responsabile regionale e membro della Consulta Nazionale dell’I.B.I.S.G.

La prima domanda alla quale il relatore risponde è: cos’è il Buddhismo e a cosa credono i buddhisti?
Il Buddhismo nasce in India intorno al VI° sec. A.C. e si diffonde come tradizione orale successivamente in Cina, accanto al Confucianesimo e al Taoismo, in Giappone, in Tibet e altri paesi dell’Estremo Oriente. Proprio in quello stesso periodo nascono e si diffondono i pensieri di Confucio, Socrate, Isaia. In temi più recenti e grazie anche alla globalizzazione, questa dottrina viene diffusa in Occidente.
Tutto ebbe inizio quando Buddha, figlio di un re, meditando sotto un albero, ebbe la visione di un cadavere, poi di un anziano, poi di un ammalato. Le stagioni della vita. Siddharta, il Buddha Śākyamuni, ne predica la dottrina per la quale la vita è essenzialmente sofferenza. La strada per sospendere questa condizione di insoddisfazione è la pratica del distacco dalle cose del mondo materiale. Se vivere è desiderare, e il desiderio causa dolore, bisogna smettere di volere e bramare per smettere di soffrire. Cioè praticare il distacco ascetico dalla realtà materiale, per trovare la pace dei sensi. Per i Buddhisti tutto è permeato di spirito, e la meditazione consente di diventare una sola cosa con la realtà dell’intero universo. L’uomo è il risultato delle interazioni con il mondo che lo circonda sia esso umano, materiale o spirituale. Ogni attimo della vita è irrepetibile. Tutto è concatenato come causa=effetto. Un foglio di carta è il risultato di seme, di una pianta, di un albero, di un tronco macinato, trasformato, poi scritto, buttato, riciclato, ecc. lo tiene unito il ciclo di vita in continuo divenire.
Referenti filosofici del Buddhismo sono, in epoche successive, l’umanesimo di Socrate e di S. Agostino, per i quali la verità risiede nel cuore dell’uomo; Schopenhauer, che predica la necessità del distacco dal bisogno e del superamento dei desideri che animano la volontà, proponendo un ideale di vita ascetico; Cartesio, che pratica il dubbio metodico e invita l’uomo a fidarsi solo ed esclusivamente di ciò in cui crede per sola, provata esperienza.
Insomma, il Buddhismo è vicino anche all’illuminismo ateo e allo scientismo.  Einstein affermò che questo pensiero filosofico che non nega, anzi afferma, il materialismo, è quello più vicino allo sviluppo delle scienze.
Il Buddhismo, in quanto atteggiamento filosofico, può definirsi antimetafisico, perché contiene continui richiami all’esperienza concreta di vita degli uomini, rifiutando sistemi onnicomprensivi ed autoesplicativi del reale.
Il Buddhismo Nichiren, sul quale il relatore si sofferma, è l'insieme di scuole buddhista giapponese che fanno riferimento alla figura e agli insegnamenti del monaco buddhista Nichiren, vissuto in Giappone nel XIII sec. Il Nuovo Umanesimo di Nichiren, che ha iniziato ad essere predicato solo pochi decenni fa dal monaco Silo, può essere preso come proposta per fronteggiare la crisi globale di valori e di riferimenti che investe l’universo degli uomini. Qui ci si riferisce all'idea di compassione verso la sofferenza di tutti gli esseri ed all’atto morale che si sintetizza nella frase: "Tratta gli altri come vorresti essere trattato".
Ma qual è il contributo che può apportare il Movimento Umanista alla costruzione della nazione umana universale? Perché Movimento Umanista, perché Nuovo Umanesimo? Per noi, l’umanesimo che appare con forza in Europa in epoca rinascimentale e che pone al centro di tutto l’essere umano e la sua dignità, non è un fatto esclusivamente europeo. Esso era già presente in altre culture. Certo, veniva chiamato in altro modo, dato che altri erano i parametri culturali di riferimento, ma non di meno esso era implicito sotto forma di “atteggiamento” e di “prospettiva” di fronte alla vita.
Infine, il relatore ha concluso facendo un parallelo tra il pensiero buddhista e la prova delle quattro domande del Rotary e ha scoperto che tra i due c’è piena convergenza di significato etico. Chi l’avrebbe detto?

Al termine dell’applaudita relazione – che lo scrivente non pretende di essere riuscito a sintetizzare esaurientemente – diversi sono stati gli interventi dei convenuti. In particolare, il dott. Anastasi ha chiarito come, in termini pratici, si pratica e si coltiva questa religione o filosofia di vita che raccoglie sempre più ampi consensi anche in Occidente.
Infine, il Presidente, ringrazia il dott. Anastasi e la sua gentile signora Elisabetta e consegna in omaggio il volume della “Sedia di Chiavari” e il classico gagliardetto del Cub.

Roberto Napolitano

sabato 16 novembre 2013

Pasquale Rotondi: un salvatore dell’arte

Conviviale del 15 novembre 2013
Ristorante Delfino Verde - Lavagna
Ospite: Prof. Giovanna ROTONDI TERMINIELLO


Venerdì 15 novembre, presso il ristorante ristorante Delfino verde di Lavagna abbiamo avuto il piacere di ospitare come relatrice la professoressa Giovanna Rotondi Terminiello, figlia del Professor Pasquale Rotondi, importante storico dell'arte famoso per aver salvato durante la guerra numerose opere d'arte.


Laureato in lettere presso l'Università di Roma con una tesi su Pietro Bernini, operò come Ispettore alla Soprintendenza all'Arte Medievale e Moderna di Ancona dal 1933 al 1938, anno in cui gli venne affidata la direzione della Galleria Nazionale di Arte Antica a Roma.
Nel 1939, nominato Soprintendente alle Gallerie e alle Opere d'Arte delle Marche, fu incaricato dal Ministro dell'Educazione Nazionale Giuseppe Bottai su idea del funzionario Giulio Carlo Argan - amico di Rotondi - di individuare, trasportare e custodire in un luogo sicuro un cospicuo numero di opere d'arte per proteggerle dai rischi della guerra imminente. Tale operazione di salvataggio, condotta nella massima segretezza ed avventurosamente coordinata da Rotondi nel corso dell'intero conflitto, permise di salvaguardare da distruzioni e razzie quello che fu da lui stesso definito "il raggruppamento di opere d'arte più importante mai realizzato al mondo".
Rotondi dapprima scarta Urbino poiché sede di un grande deposito dell'aeronautica, quindi possibile obiettivo militare. In seguito individua come luoghi idonei alla custodia la Rocca di Sassocorvaro nel Montefeltro e il Palazzo dei Principi di Carpegna. Al diffondersi della notizia tra gli addetti ai lavori, le opere da nascondere cominciano ad arrivare dai musei e dalle chiese di VeneziaUrbinoPesaroFanoAnconaLagostaFabrianoJesiOsimoMacerataFermoAscoli Piceno. Nei successivi anni furono nascoste circa 10.000 opere d'arte fra le quali dei capolavori di GiorgioneGiovanni BelliniPiero della FrancescaPaolo UccelloTizianoCarlo CrivelliCarpaccioMantegna e Raffaello.
La vicenda è rimasta nell'ombra per 40 anni, fino a che non è stata riportata alla luce nel 1984 grazie all'iniziativa del sindaco di Sassocorvaro Oriano Giacomi.
Al termine del conflitto rimase alcuni anni ad Urbino, continuando a svolgere la sua opera di Soprintendente ed insegnando Storia dell'Arte presso la locale Università. Dal 1949 al 1961 fu Soprintendente a Genova, contribuendo alla ricostruzione della città dopo la guerra. In questo periodo pubblicò un libro sul Palazzo Ducale di Urbino e uno sulla Storia dell'arte italiana, continuando a insegnare Storia dell'Arte al liceo Vittorino da Feltre e all'Università di Genova. Nominato nel 1961 direttore dell'Istituto Centrale di Restauro di Roma, si fece in tale veste tra i promotori del salvataggio delle opere d'arte danneggiate dall'alluvione di Firenze del 1966.
Dopo essere andato in pensione, nel 1973, venne nominato dalla Città del Vaticano "consulente tecnico per i restauri delle Gallerie e dei Musei pontifici", ed è mentre seguiva in prima persona il restauro degli affreschi michelangioleschi della Cappella Sistina che morì in un incidente nel 1991, a 81 anni, investito nel centro di Roma da una moto di grossa cilindrata.
Il professor Rotondi fu insignito della Medaglia d'Oro al merito Civile con questa motivazione:

«Durante la sua attività di Soprintendente alle Gallerie e alle Opere d'Arte di Urbino, con non comune professionalità e intenso impegno civile, egli operò attivamente, reperendo ed allestendo ricoveri sicuri per considerevole parte del patrimonio artistico italiano posto in grave pericolo dalle barbarie del secondo conflitto mondiale, esponendo in tal modo la propria persona a gravi rischi di ritorsione da parte degli occupanti nazi-fascisti. Fulgido esempio di elette virtù civiche e di coerente testimonianza in difesa dell'arte e della cultura del Paese tale da suscitare il plauso e l'incondizionata ammirazione del Popolo italiano.»

Dal diario redatto da Rotondi durante l'operazione è stato tratto un libro (L'Arca dell'Arte di Salvatore Giannella e Pier Damiano Mandelli) e un film intitolato La lista di Pasquale Rotondi (che richiama nel nome il film Schindler's List, il noto salvatore di molti ebrei dallo sterminio nazista) prodotto da Rai Educational e dalla Comunità montana di Montefeltro e trasmesso su Rai 3 nella serie La storia siamo noi.

sabato 9 novembre 2013

Festa delle Forze Armate 2013

Conviviale Interclub del 8 novembre 2013
Hotel Vis à Vis - Sestri Levante
Relatore: Gen. Br. (CC) Enzo Fanelli

Da Corpo ad Arma: l’evoluzione ordinativa dei Carabinieri in funzione delle nuove esigenze dello Stato unitario




Nel mese di novembre, come da tradizione, il Rotary dedica una serata alle Forze Armate, invitando qualificati rappresentanti di Esercito, Marina, Aeronautica, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia di Stato.
Quest'anno, in occasione della riunione conviviale interclub col Rotary Club Rapallo-Tigullio, organizzata nella splendida scenografia dell'Hotel Vis à Vis di Sestri Levante (per inciso, proprio in questi giorni riconosciuto da una prestigiosa rivista internazionale fra gli alberghi più panoramici a livello mondiale), l'ospite d'onore è stato il Generale di Brigata dei Carabinieri Enzo Fanelli, comandante della Legione Carabinieri Liguria, accompagnato dalla signora Marisa.
Fra gli ospiti in sala, oltre all'Assistente del Governatore Ines Guatelli e al Presidente Internazionale dell' IYFR, il nostro socio e Past President (nonché ammiraglio in congedo) Sergio Santi, al Socio Onorario (e Generale dei Carabinieri in congedo) Pietro Pistolesi, intervenuto con la Moglie Franca Amoretti (già Ispettrice Generale della Croce Rossa e nostra ex socia), abbiamo notato la presenza del nostro Past President (e ora socio del R.C. Golfo di Genova, ma anche Presidente della Sezione ligure della Associazione Carabinieri in congedo) Giovanni Cereda.
In rappresentanza delle varie FF.AA. erano pure presenti: il Capitano di Vascello Vincenzo Ciriello, comandante della Scuola telecomunicazioni di Chiavari, con la moglie signora Cristina, il colonnello Alfonso La Franca, Capo di Stato Maggiore del Comando Militare Esercito Liguria, in rappresentanza del comandante,  Generale Francesco  Patrone, il colonnello Carmelo Porcile, direttore dei corsi della Scuola Telecomunicazioni, il colonnello Paolo Aceto, comandante provinciale dei carabinieri di Genova, il Vice Questore Giampiero Bove, comandante del Commissariato di Polizia di Chiavari, con la moglie signora Annamaria, il maggiore Vito Casano, aiutante maggiore della Scuola Telecomunicazioni, il Tenente di vascello Felice Monetti, comandante Circomare di Santa Margherita Ligure, il capitano Cosimo Schina, comandante della Compagnia della Guardia di Finanza di Chiavari,il tenente Gabriele Fabian, comandante della Compagnia Carabinieri di Chiavari.
Ma soprattutto abbiamo avuto il piacere di riabbracciare con affetto Loredana Biolzi Rosi, a pochi mesi dalla scomparsa del suo compianto e indimenticato marito Armando Rosi, nostro grande Past President.
Dopo il doveroso omaggio alle bandiere e i saluti di rito dei Presidenti dei Rotary Club Chiavari-Tigullio e Rapallo-Tigullio, Giovanni Rebaudengo e Guido Gigli, abbiamo gustato una cena come al solito di alto livello nell'atmosfera di classe dello scenografico Ristorante Olimpo.
Quindi il Generale Fanelli, il cui impressionante curriculum è stato soltanto accennato dal Presidente Rebaudengo (sennò avrebbe portato via gran parte della serata) ci ha intrattenuto con una interessante conferenza sulla rapidissima evoluzione e al contributo dell'Arma dei Carabinieri nel periodo a cavallo degli anni che hanno portato alla Unità d'Italia. In particolare è stato sottolineato che l'organizzazione su base territoriale fondata sulle stazioni presenti su tutto il territorio nazionale, e tuttora sostanzialmente in vigore, è stata immaginata, progettata e realizzata proprio in quel periodo storico, in cui i Regi Carabinieri passarono in breve tempo dai circa 3.500 del Regno di Sardegna a quasi 20.000 del Regno d'Italia (oggi per la cronaca sono poco più di 100.000).
Al termine della prolusione, ci sono state alcune domande da parte del pubblico, cui il Generale Fanelli non ha voluto sottrarsi, ricordando infine due delle operazioni più clamorose portate a termine dai Carabinieri in quel periodo storico: l'arresto di Garibaldi, avvenuto proprio a Chiavari e l'arresto di... Pinocchio.
Con questa simpatica citazione e con lo scambio dei gagliardetti si è conclusa la serata, non prima però che Guido Gigli ricordasse di essere nato proprio a Collodi.

domenica 13 ottobre 2013

Claudio Stemberger: avventure e riflessioni

Conviviale del 11 ottobre 2013
Hotel Monterosa - Chiavari
Ospite: Claudio A. STEMBERGER



Venerdì 11 ottobre abbiamo avuto il piacere di ospitare come relatore Claudio Stemberger, un italiano che ha passato alcuni anni nel dopoguerra a Chiavari e che è poi emigrato negli Stati Uniti dove ha intrapreso una importante carriera imprenditoriale con ruoli di leadership in diverse aziende di sua proprietà svolgendo attività di consulenza a livello internazionale, pubblicando numerosi articoli sul management, scienze comportamentali. Socio del Rotary Club di San Diego (California) dal 1984, Paul Harris Fellow, attualmente è CEO della Et Lux Lucet, società di consulenza manageriale. 
Nella sua lunga carriera ha fatto parte del consulenti del Congresso durante la presidenza Reagan, è registrato nel Wall of Honor degli immigrati in America presso la fondazione della Statua della Libertà ad Ellis Island (New York), insignito dell'Ordine di Merito presidenziale dal comitato nazionale dei Senatori repubblicani.
La sua interessante chiacchierata si è incentrata soprattutto sul racconto della sua vita dalla fuga da Fiume durante la guerra, fino all'arrivo a Chiavari dove ha vissuto per tre anni diventando anche un punto di riferimento dell'Aurora Basket, fino alla sua partenza per gli Stati Uniti dove si è affermato come uomo e come imprenditore.

lunedì 23 settembre 2013

Torneo di Tennis 2013

Casarza Ligure 22 settembre 2013

La maratona del tennis è tornata … nonostante alcune defezioni, dovute per qualcuno ad acciacchi, per qualcun altro ad impegni pregressi, il classico torneo di doppio “giallo” organizzato dal nostro Club ha visto sui campi della Polisportiva Casarzese i soliti “patiti” della racchetta.
Una bellissima giornata quasi estiva ha fatto da cornice ad un vero tour de force dei partecipanti, che si sono sfidati in cinque partite ognuno, sulla distanza dei nove sets a partita.
Alla fine, l’ha spuntata (a punteggio pieno) il nostro bravissimo Filippo Casella, seguito dal giovanissimo Leonardo Baciocco e da Giovanni Glorialanza, che hanno superato i rispettivi genitori.
Come al solito, la buona cucina della Polisportiva ha fatto si che i nostri atleti non perdessero troppe energie, e anche la claque che seguiva gli incontri ha potuto gustare le specialità della casa.
Alla consueta premiazione hanno partecipato ben tre rappresentanti di altrettante generazioni della famiglia Turrin: la moglie Carla, il figlio Andrea e la nipote Eugenia dell’indimenticato Angelo, a cui è intitolato il nostro torneo.
Il Consiglio Direttivo del Club in una prossima riunione deciderà a quale iniziativa benefica destinare l’incasso al netto delle spese.

Appuntamento, dunque, al prossimo anno con l’augurio che i Soci tennisti, i loro familiari ed i loro ospiti sportivi possano partecipare ancora più numerosi, magari anche grazie ad un maggior coinvolgimento degli altri Rotary Clubs del territorio e ad iniziative parallele che sono allo studio da parte degli organizzatori.



lunedì 9 settembre 2013

Al Rifugio Antermoia con Almo Gambisi

Conviviale del 6 settembre 2013
La Cantina del Polpo - Sestri Levante
Relatore: Giovanni Rebaudengo



La serata durante la quale Gianni ha parlato del Rifugio dell’Antermoia (costruito nel 1911) e del suo amico la guida alpina Almo Giambisi, che lo gestisce da parecchi anni, ha avuto un piacevole antefatto non previsto.   Infatti ci   è stato servito un ottimo aperitivo in un locale nel quale erano esposti quadri del ‘500 e ‘600 accostati con un forte richiamo tematico a tele di pittori contemporanei. L’esposizione di questi dipinti ci è stata illustrata dal mercante d’arte che l’aveva preparata.
Dopo il suono della campana si è osservato un minuto di silenzio in ricordo dei nostri cari amici Armando e Luigi che ci hanno lasciato.
Si è passati poi alla cena che per la varietà e la bontà delle portate serviteci da Andrea Ballarini della Cantina del Polpo Mario ha lasciato tutti pienamente soddisfatti.
Dopo cena Gianni ha descritto il luogo in cui si trova il rifugio dell’Antermoia e come può essere raggiunto sia partendo dal rifugio Micheluzzi   da Campitello di Fassa, sia da Gardeccia da Pozza di Fassa.
Quindi, con l’aiuto di alcune foto che illustravano il percorso, ha descritto la gita fatta quest’anno con i suoi nipoti per andare a trovare l’amico Almo seguendo il primo itinerario. Ha poi parlato dei lunghi anni di amicizia con questa splendida persona, generosa concreta e appassionata, che nella sua vita ha conquistato numerosi   8000m (ricordo in prima italiana il Makalù e l’Annapurna con l’alpinista Sergio Martini).
Ha ricordato i primi anni dell’amicizia quando con altre guide della Val di Fassa ha avuto insieme a Laura e ai suoi figli allora ragazzi   il grande piacere di salire su alcune vette.
Ha fatto vedere alcuni attrezzi per l’arrampicata e descritto molto sinteticamente la tecnica di base.
Quindi ha proiettato un video titolato “Dire fare arrampicare” dove si vede Almo in un doppio ruolo di elegante alpinista e di gestore del rifugio che è situato in una zona particolarmente impervia.

Alla fine della serata è venuto spontaneo pensare di fare anche noi una gita molto più modestamente su un monte nel quale alcuni vecchi soci erano saliti durante la precedente presidenza di Gianni, ossia il monte Caucaso. La proposta ha trovato l’assenso di quasi tutti i presenti e Gianni si è impegnato a organizzarla




venerdì 30 agosto 2013

Ciao Luigi....

Gli amici vecchi e nuovi che hanno condiviso con Luigi i valori del Rotary apprezzando il suo grande senso del servire, non solo nell’ambito del nostro Club, ma anche nella vita civile, lo ricordano con stima e affetto e rimpiangono la sua dipartita.


martedì 20 agosto 2013

Ciao Armando....


Gli amici e soci del Rotary Club Chiavari Tigullio esprimono profondo cordoglio per la scomparsa del loro stimatissimo Past President
Geom. Armando Rosi


sabato 20 luglio 2013

Il Salotto Rosso di Paganini

Conviviale del 19 luglio 2013
Hotel Monterosa - Chiavari
Ospiti: Gip Barbeschi - Andrea Cardinali



Venerdì sera alla consueta riunione del Rotary Club di Chiavari è stato presentato il CD-DVD “Il salotto rosso di Paganini” contenente un film documentario su Andrea Cardinale e i 24 Capricci Op.1 di Paganini.
Il regista del DVD Gip Barbeschi ha illustrato con approfonditi riferimenti storici, curiosità e dettagli tecnici il perché del titolo: si tratta proprio del “Salotto Rosso” di Villa Paganini a Gaione nel quale il musicista suonava i suoi Capricci.
L’ambiente acustico del salotto è stato riprodotto ed i Capricci suonati da Andrea Cardinale  come se si trovasse nel Salotto di Paganini. Si può quindi coltivare la sensazione di ascoltare i capricci come potrebbe averlo fatto il loro leggendario compositore.
Successivamente il violinista Andrea Cardinale ha offerto all’ascolto con il suo pregiato violino Vuillaume del 1864 alcuni brani di Paganini interpretati con la sua raffinatissima tecnica e la sua grande sensibilità artistica dovuta al grande amore che da anni Andrea nutre per la musica del grande compositore genovese.

Quindi non solo virtuosismo ma comunicazione di sentimenti e stati d’animo che hanno affascinato l’uditorio

Gip Barbeschi - Regista executive producer della Broad-way di Milano,Società attiva nel mondo della Corporate Communication con filmati e progetti informatici di presentazione di grandi aziende,enti Pubblici e imprese. Vanta eccellenti collaborazioni tra cui Acciaierie Moratti,Rex Electrolux,Trenitalia e l'Architetto Renzo Piano. Appassionato di Musica e Arte in generale ha recentemente fondato il ramo "Broad-way Cultura e Comunicazione" che si propone di divulgare nuovi progetti culturali e discografici come"Il Salotto Rosso di Paganini"recensito di più autorevoli Critici Musicali oltrechè selezionato da Ricordi-Feltrinelli e,attualmente in lavorazione"Da pari a pari", progetto in collaborazione col Comune di Cremona dove Andrea Cardinale alterna i violini di inestimabile valore Stradivari"Il Cremonese"1715 e il Guarneri del Gesù "Lo Stauffer" 1734, gioielli della Collezione del Museo Cremonese.

Andrea Cardinale si è diplomato al Conservatorio N. Paganini di Genova e si è perfezionato con i celebri Maestri Berl Senofsky e Ruggiero Ricci. In oltre vent'anni di carriera concertistica si è esibito come solista in tutti i continenti, toccando i centri musicali più importanti del mondo tra cui Berlino, Londra, Parigi, New York, Washington D.C., Boston, Praga, Varsavia, San Pietroburgo, Osaka. Ha inciso oltre 15 cd per case discografiche italiane, tedesche, inglesi. Recentemente ha inciso il cd prodotto da Broad-way'Il Salotto Rosso di Paganini' con l'integrale dei famosi 24 Capricci, recensito con entusiasmo dai più autorevoli Critici Musicali e selezionato da Ricordi-Feltrinelli. Suona un prezioso violino Vuillaume del 1864.



domenica 7 luglio 2013

La visita del Governatore A.R. 2013-2014

Conviviale del 5 luglio 2013
Hotel Monterosa - Chiavari
Ospite: Fabio ROSSELLO - Governatore 2013-2014


Venerdì 5 luglio il nostro Club ha avuto il piacere di ospitare il Governatore  per l'annata 2013-2014 Fabio Rossello per la consueta visita istituzionale.
Capacità di cambiare e di emozionare è quello che Fabio Rossello chiede con forza agli oltre 2.600 rotariani dei quaranta Club del Distretto 2032, che guida dal primo luglio. Appassionato di volo, con tanto di brevetto aeronautico, il nuovo Governatore sa come far volare le emozioni e come le emozioni possono far volare i service rotariani. Sono le emozioni, assicura, che danno  la possibilità di fare qualcosa per qualcun altro e di sentire, in questo modo, la realizzazione di sé.
Laureato in ingegneria elettronica e specializzato in telecomunicazioni al Politecnico di Torino, è perfettamente a suo agio tra marketing, sociologia, filosofia. Ama lavorare su progetti utili e concreti, ma non dimentica mai che sono le emozioni a fare di un uomo un leader. Perché, ripete, «materia e coscienza sono una sola cosa e non possono esistere l’una senza l’altra» e la leadership si regge su etica e morale. Major Donor di terzo livello della Rotary Foundation, Fabio Rossello crede fermamente nel gioco di squadra: «nella mia vita ho sempre lavorato in questo modo e non saprei fare altrimenti».
La serata si è svolta con un direttivo presieduto dal Governatore al quale è seguita la cena che ha avuto uno svolgimento 'inconsueto' in quanto il Governatore, oltre a parlarci di come lui vede il Rotary ha voluto sentire da ciascuno dei presenti quali sono state le motivazioni che ci hanno spinto ad entrare nella più grande associazione mondiale creando una sorta di "talk-show" apprezzato dai presenti.

sabato 29 giugno 2013

Passaggio di consegne 2013

Venerdì 28 giugno 2013 - Hotel Vis a Vis - Sestri Levante
Passaggio delle Consegne tra i Presidenti
Fabio Nardi e Giovanni Rebaudengo




Venerdì 28 giugno, all’Hotel Vis à Vis di Sestri Levante si è svolta la cerimonia del passaggio delle consegne del Rotary Club Chiavari-Tigullio, tra il Presidente uscente Fabio Nardi e quello entrante Giovanni Rebaudengo.
Tra gli ospiti della serata: il Presidente uscente del R.C. Rapallo Tigullio Matteo Buffa, il Presidente incoming del R.C. Rapallo Guido Gigli, Giulia Talamazzi presidente del Rotaract Genova accompagnata dal suo Prefetto, Chiara Alinovi Presidente del rotaract Rapallo Tigullio accompagnata dal vice presidente Vladimito Kusmich e dal segretario nicolò Ascione, il sindaco i Cogorno Enrica Sommariva, il vice sindaco di Chiavari Sandro Garibaldi, Carla Turrin e Paola-Federica Palmisano Cappetti Presidente dell’International Inner Wheel Club Tigullio.
Dopo i saluti di rito e la raffinata cena, consumata nella splendida e suggestiva cornice del  Ristorante Olimpo, è arrivata, come da tradizione, l’ora del discorso del Presidente uscente.
Mentre su uno schermo appositamente allestito scorrevano le immagini più significative dell’annata rotariana appena terminata, il Presidente fabio Nardi ne ha ripercorso brevemente le principali tappe.
La sorpresa della serata è stata la presenza di un amico rugbista del presidente Nardi, scozzese doc ed esperto suonatore di cornamusa che ha allietato i presenti con alcuni brani durante la serata.
Dopo il passaggio delle consegne il nuovo Presidente Giovanni Rebaudengo ha conferito al Presidente uscente Fabio Nardi la PHF.



domenica 16 giugno 2013

Le spedizioni italiane in Antartide

CONVIVIALE DEL 14 GIUGNO 2013

Hotel Monterosa - Chiavari

Relatore: Dott. Giorgio Caneva



Venerdì 14 giugno è stato nostro ospite il Dott. Giorgio Caneva, funzionario presso il DIPTERIS dell'Università di Genova, con la Responsabilità del Laboratorio di Geofisica Applicata. 
Dal 1985 ad oggi ha effettuato 15 Spedizioni nazionali in Antartide svolgendo la sua attività di ricerca prevalentemente nel campo della Geofisica di Esplorazione a terra con metodi a campo di potenziale. Ha contribuito all’installazione del primo Osservatorio Geomagnetico italiano in Antartide e del Laboratorio Gravimetrico dove è stata effettuata la prima misura assoluta di gravità in Antartide. Partecipazione, in qualità di ricercatore, a varie Spedizioni internazionali in Antartide del BGR tedesco e dell'Istituto Antartico Argentino. Partecipazione al site survey aeromagnetico per l'individuazione dell'area di perforazione del Progetto Cape Roberts nell'ambito della collaborazione internazionale tra Italia, USA, Germania, Nuova Zelanda, Australia e Inghilterra. E’ stato Responsabile del team geologico-geofisico nella Campagna del Progetto MAGANTER (2001-02).

Ricoprirà, nella XVIII Spedizione, il ruolo di Coordinatore del gruppo del Settore di Ricerca “Geofisica” nel 2° periodo a Baia Terra Nova.
 Questa serata è stata dedicata dal nostro Presidente Fabio Nardi al past President Mario Cappetti che nel maggio 2012 aveva organizzato una serata presso la Cantina del Polpo sul medesimo argomento (la puoi vedere qui)

sabato 8 giugno 2013

Chamonix 2013

Riunione statutaria con il Club gemellato
Chamonix Mont-Blanc Megève
24 - 25 e 26 maggio 2013




In questa annata rotariana la riunione statutaria con il nostro Club gemello si è tenuta a Chamonix.  Siamo  arrivati  nel  tardo pomeriggio  di  venerdì  24  maggio  e  dopo  esserci sistemati nelle camere dell’Hotel de l’Arve, in attesa del nostro primo appuntamento al ristorante  “Le  Carlina”,  alcuni  di  noi  hanno  fatto  quattro  passi  per  le  vie  di  Chamonix sfidando freddo e …… neve !!!   Ha provveduto a scaldarci l’accoglienza calorosa degli amici, l’atmosfera tipica del locale, l’aperitivo “Kir”, la cena a base di ostriche, crostacei e buon vino e per finire l’intrattenimento al pianoforte di André.
Sabato mattina siamo partiti alle 8.30, con un pullman riservato, per una escursione sulla riva francese del lago Lemano. Abbiamo per prima cosa visitato il castello di Ripaille a Thonon-les-Bains. Nel 1434 Amedeo VIII, primo duca di Savoia, si ritirò a Ripaille dove fece costruire un castello con sette torri (oggi ne restano solo quattro) e fondò l’ordine di S.Maurizio. Nel 1439 fu proclamato papa (o meglio antipapa) con il nome di Felice V.
Dopo  10  anni  di  lotte  per  farsi  riconoscere  dalle  grandi  potenze  europee,  nel  1449, Amedeo VIII preferì abbandonare il ruolo di antipapa e ritornare a Ripaille. A partire dal 1623 il castello fu residenza dei monaci Certosini. Durante la rivoluzione francese divenne proprietà dello stato ed in seguito fu venduto al generale napoleonico Dupas. Nel 1892 il castello, ormai in rovina, fu acquistato e restaurato dalla famiglia di industriali alsaziani Engel Gros. Una loro figlia sposò un discendente di Necker, celebre ministro delle Finanze di Luigi XVI. Oggi la proprietà appartiene alla famiglia Necker - Engel, alla città di Thonon e alla Fondazione Ripaille che ha lo scopo di conservare e valorizzare questo monumento.
Nella  tenuta  si  produce  un  vino  A.O.C.  che  abbiamo  avuto  modo  di  degustare  nelle cantine del castello.
Conclusa la visita ci siamo recati a Sciez dove, al ristorante “Les Pêcheurs” in riva al lago, abbiamo potuto gustare la specialità locale: i filetti di pesce persico.
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