sabato 12 marzo 2016

Isis, mondo arabo e Islam: punti comuni e divergenze

Conviviale del 11 Marzo 2016
Hotel Monterosa - Chiavari
RelatoreProf. Stefano MINETTI



Venerdi 11 Marzo, presso l’Hotel Monterosa di Chiavari, si è tenuta una riunione conviviale alla quale ha partecipato in qualità di relatore il Professor Stefano Minetti, laureato in filosofia e in Islamistica, docente di lingua araba e profondo conoscitore del “pensiero” Medio Orientale.
Il Professor Minetti ha evidenziato come la cultura arabo islamica condivida con la cultura occidentale molto di più di quanto si pensi. 
L’uso mediatico dei termini crea spesso confusione e si confonde gli arabi con i musulmani mentre la percentuale dei musulmani di origine araba è solo il 15% del totale. La parola musulmano indica il singolo credente che si riconosce nell’Islam, mentre islamico è un aggettivo ed è quindi corretto dire pensiero islamico, non pensiero musulmano. Un altro importante distinguo è tra fondamentalismo/integralismo e terrorismo: avere una visione religiosa fondamentalista non implica macchiarsi di atti criminali.
La presenza di comunità arabo islamiche in Italia durante il Medio Evo e il Rinascimento, rimaste almeno fino alla fine del decimo secolo, insieme all’intenso scambio commerciale avvenuto nel Mediterraneo, hanno lasciato forti riflessi nella nostra storia anche a livello di lessico.
Molte sono le parole arabe tuttora presenti nella nostra lingua (ragazzo, zucchero, cifra, darsena, arsenale, meschino, algebra, logaritmo, calibro, elisir, caraffa, tara, camallo e “mille” altre).
La parola tamarro, molto usata nel gergo giovanile, è anch’essa araba. In arabo tammar significa venditore di datteri ed è una parola che è stata scelta come insulto perché è un mestiere da poveri e con poche prospettive.
Le Società occidentali, con l’aumento della modernità, hanno subito una grande evoluzione ma se confrontassimo il modo di vivere di tre/quattro generazioni indietro troveremmo molti punti in comune, come ad esempio l’importanza attribuita alla famiglia, sicuramente condiviso con gli arabi.
Il Professor Minetti nel corso della serata, ha sottolineato, come l’immagine contemporanea del mondo arabo musulmano, quale civiltà “opposta” rispetto all’Europa e all’Occidente, sia storicamente falsa. E’ piuttosto un modo, usato da entrambe le parti per enfatizzare le differenze presenti e minimizzare i punti in comune, sia pure per ragioni diverse.
Sicuramente è anche un tentativo del mondo arabo islamico di proporsi come modello alternativo al capitalismo occidentale e di catalizzare il malcontento del terzo mondo ma soprattutto di rafforzare l’identità del sé che si trova in un momento di grande debolezza.
Le domande dei presenti hanno fatto seguito all’interessantissima relazione che ha sicuramente fornito molti spunti di riflessione e di analisi. Le foto di rito con il Presidente e la consegna del guidoncino e del tradizionale cadeaux hanno chiuso la serata.
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...