domenica 8 aprile 2012

Mostra Akan

Sabato 7 aprile alle 18 si è aperta a Sestri Levante la Mostra “L’arte statuaria Akan della Costa d’Avorio” organizzata dal Rotary Club Chiavari-Tigullio e dell’Inner Wheel Club Tigullio col patrocinio del Comune di Sestri Levante
Sono circa quaranta statue lignee ed altri oggetti, opera di artisti Akan della Costa d’Avorio, illustrate da una brochure con schede tecniche, saggi critici e DVD con foto in alta definizione.
E’ stata occasione anche di una raccolta fondi per l’acquisto e invio di medicinali destinati alla Costa d’Avorio, per la cura di indigenti, anziani e bambini
La mostra è rimasta aperta al pubblico fino al 6 maggio nella sala Carlo Bo di Palazzo Fascie-Rossi con orario 10-12,30/15-19.
Tutte le opere provengono da collezionisti privati e sono state fornite da Giovanni Franco Scanzi, che da 42 anni vive in Costa d’Avorio e che, da rotariano del Club di Abidjan Sud, ha spesso collaborato col nostro Club per numerosi service rivolti alle popolazioni di quel Paese, recentemente sconvlto da una sanguinosa guerra civile.
Scanzi è da considerarsi uno dei massimi esperti europei di questo particolare settore artistico e ha scritto, da solo e in collaborazione con altri autori, diverse pubblicazioni sull’argomento.
La mostra di Sestri Levante è stata certamente la più importante sull’arte statuaria Akan che si sia mai fatta in Italia e, probabilmente, per il valore artistico ed etnografico delle opere esposte, una delle più importanti a livello europeo.
Un ringraziamento particolare va:
al Liceo Artistico Luzzati di Chiavari e, in particolare, alla prof. Mariastella Mignone e ai suoi ragazzi e ragazze, che hanno collaborato all’allestimento e assicurato la loro presenza negli orari di apertura della mostra; 
alla Associazione Carabinieri in congedo, che ha assicurato sorveglianza e sicurezza agli sponsor;
al Comune di Sestri Levante e, in particolare, all’Assessore per i beni culturali Valentina Ghio a tutti coloro, rotaruiani e non, che si sono prodigati per trasporti, logistica, progetto grafico  ecc. ecc. 

1 - H cm 49, legno duro
Rara doppia maternità Abron, sottoetnia Barbo; rinvenuta nella zona di Kronza verso il 1965. Bella patina antica; perizoma in tessuto; numerose collane e catene al collo e sui fianchi.
18 - H cm 3.7 - L cm 4.8 ottone
Peso Abron per pesare l’oro, epoca 19° secolo, peso proverbio raffigurante un cac­ciatore che uccide la selvaggina. Provenienza: vendita Christie’s - New York del 19 maggio 1992, collezione di William A. Mc Carty - Cooper, lotto n° 72, ex collezione Webster Plass, bibliografia: African Miniatures M.Webster Plass, preface W.Fagg - 1967 New York.
85 - H cm 39,5 - L cm 21, legno duro
Rarissima coppia Abouré con bambino seduti su una grande sedia reale; epoca fine 19° secolo. Patina goudronneuse molto antica trasformata dall’uso in patina lucida marrone scuro

221 - H cm 71 - Figura cm 40, legno duro, pelle e strisce di cuoio intrecciate
Tamburo Baoulé “Klin-Pli”; rinvenuto nella regione di Sakassou.E’ decorato con una statua maschile finemente scolpita nello stesso pezzo di legno. Tre maschere: “Kpan o Gbô Ba” (il piccolo Goli che esce una sola volta per le feste di fine anno), “Djé” (testa di bufalo) e “Kplé- Kplé” (maschera lunare) sono rappresentate su tre lati. Contrariamente ai grandi tamburi (spesso di oltre due metri) che rappresentano la vita della comunità degli antenati, questo tipo di tamburo è fabbricato per vene­rare un solo grande antenato (notabile e importante). In questo tamburo l’effige del defunto emerge nettamente e diventa una statua a sé stante. E’ uno strumento di culto utilizzato per cantare le lodi del defunto; dopo avere recitato proverbi in suo onore accompagnati dal suono del tamburo, si procede ai sacrifici sgozzando animali (pecore, capretti, polli, faraone) sulle pareti del tamburo e sulla statua. La presenza di una spessa crosta sacrificale ne attesta il lungo e regolare utilizzo.

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