Conviviale del 14 settembre 2012
Hotel Monterosa - Chiavari
L'amico
Sergio Cozzani, formatore del R.C. della Spezia e coordinatore dei formatori
dei Club del levante ligure, inizia il suo dire ricordando che i rotariani
appartengono a un network sociale del tutto originale che si ispira
a rigorosi principi etici in tutti gli ambiti professionali ed è impegnato a fornire servizi umanitari,
sociali, educativi e culturali aventi una ricaduta sul proprio territorio o su
quello nazionale e internazionale .
In un mondo in continua
evoluzione appare chiara l'importanza di
una formazione continua dei soci per
diventare leader migliori e per conoscere le modificazioni che intervengono
nella struttura dell'organizzazione. Per
diventare leader migliori nella propria professione occorre soprattutto
informare la propria attività ai
principi della più alta rettitudine in modo da esercitarla come mezzo per servire la società. Il concetto
di servire è quindi alla base della filosofia rotariana, servire che si
consolida nell'amicizia tra i soci e nel mettere a disposizione le proprie
qualità professionali per favorire speciali bisogni ed esigenze della propria o
di altre comunità. A questo proposito il relatore ricorda come il suo club, in
occasione della alluvione dell'autunno scorso che ha devastato quasi tutto il
territorio provinciale spezzino, oltre ad intervenire con un congruo intervento
finanziario, ha messo a disposizione le professionalità tecniche di alcuni
soci per riattivare in breve tempo l'acquedotto per
l'irrigazione delle coltivazioni
caratteristiche del comune di Pignone.
Con la disponibilità di alcune aziende operanti nel settore e con
la progettualità dei nostri soci, un lavoro che, se appaltato ad una ditta sarebbe venuto a costare alla
comunità oltre 150.000 euro, è stato
fatto con poco più di 20.000. Ribadire quindi
a tutti i soci, vecchi e nuovi, i
principi che sono alla base del servire rotariano, è la prima importante
missione della nostra formazione. Da qui l'utilità di ricordare loro , seppur
con la dovuta e opportuna relatività,
sia la prova delle quattro domande sia le cinque vie di azione che devono
guidare guidare l'operato del club.
Di non minor rilevanza è la necessità di formare i rotariani in materia di
modificazioni della struttura organizzativa del Rotary International. Facendo
parte di una organizzazione internazionale di grande respiro ( sono oltre
34.000 i Rotary Club nel mondo con oltre
1.200.000 soci ) è ovvio che occorre conoscere le norme che regolano la vita
dell'organizzazione sia a livello centrale ( Board ) che periferico ( Distretti
e Club ) nonché la normativa riguardante
la Rotary Foundation, il braccio operativo del Rotary International che si
propone di amministrare nel modo
migliore i fondi raccolti dai soci e da terzi
per i servizi umanitari di rilevanza mondiale ( ad esempio l' eradicazione
della polio ) o per altri importanti obiettivi. A proposito di quest'ultima
istituzione, che i club spesso non riescono ad utilizzare convenientemente per
la difficoltà connesse a problemi di natura burocratica, si sente oggi la
necessità di semplificare la sua attività e di delegare ai distretti alcune
funzioni in precedenza centralizzate ( Future Vision ).
Nei percorsi formativi rotariani,
occorre poi ricordare che ciascun mese dell'anno è dedicato a un tema
particolare (ad esempio il mese di
settembre è dedicato alle nuove generazioni ) e che sarebbe opportuno che i singoli
club impostassero il 50% delle
conversazioni sui temi suggeriti dal calendario rotariano.
Infine il relatore raccomanda una particolare
attenzione sulla formazione dei nuovi soci, formazione che deve iniziare con
colloqui condotti dai dirigenti e dal formatore del club tesi a fornire al nuovo socio il quadro dei doveri che comporta la sua adesione al
Rotary.