sabato 12 maggio 2012

Polpo ... congelato all'Antartide


Conviviale dell'11 maggio 2012
Cantina del Polpo - Sestri Levante
Relatore:  Andrea Ballarini
 "Polpo ... congelato all'Antartide"

Venerdì 11 maggio ci siamo ritrovati ancora una volta a Sestri Levante, ospiti questa volta della “Cantina del Polpo”, accogliente locale alle spalle del più famoso “Polpo Mario” e, in qualche modo, una sorta di depèndence di quello, ma con fresca veranda e intima saletta con camino.
Una sera di qualche settimana prima, il nostro Presidente aveva cenato lì piuttosto tardi in compagnia della moglie Paola, reduce da una intensa giornata divisa fra Mostra Akan e Acqua per Sempre e poi, data l’ora e la assenza di altri avventori, si era soffermato a chiacchierare con Andrea Ballarini, che gestisce entrambi i “Polpi” (e financo il quasi adiacente “Polpino”, piccola enoteca dove a qualunque ora si possono mangiare “panigacci” variamente conditi, la versione ligure delle piadine romagnole) insieme alla sorella Marina e al fratello Daniele.
Stimolato da alcune diapositive che scorrevano come salvaschermo del pc di Andrea, il discorso era scivolato (è proprio il caso di dirlo) sui ghiacci eterni del Polo Sud e così Andrea iniziò a raccontare la sua avventura come cuoco e responsabile del vettovagliamento e dell’alimentazione in una base scientifica all’Antartide, esperienza iniziata con tre mesi di permanenza in una base relativamente vicina alla costa e poi reiterata con un periodo di circa un anno in un’altra base più vicina ancora al Polo Sud geografico.
L’entusiasmo di Andrea, che aveva - così disse - realizzato uno dei sogni della sua vita, contagiò il Presidente che decise che avrebbe dovuto condividere coi soci del Club tale esperienza e così, in quattro e quattr’otto, concepì e organizzò la conviviale proprio alla “Cantina del Polpo”, anche se Andrea, per la verità, si era dichiarato disposto a venire a parlarci del suo amato Polo Sud in qualunque location lo avessimo invitato.
Così, dopo una gustosa cena a base di tagliolini col ragù di polpo e di stoccafisso alla genovese, Andrea ci ha raccontato la genesi (casuale), la preparazione e lo svolgimento della sua singolare esperienza a contatto con ricercatori di tutto il mondo, mostrandoci anche un filmato e numerose meravigliose diapositive di un posto così affascinante e, almeno apparentemente, tanto inospitale, che costringe gli operatori ad affrontare, nell’inverno australe, temperature che sfiorano i -100 C°, ma dove il nostro simpaticissimo Andrea ha trovato il modo di organizzare perfino la “Prima sagra antartica della foccaccetta di Libiola”!


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